Renzi: chi ce lo fa fare di andare al governo? Alfano: responsabilità tenuta esecutivo in mano a Pd e Renzi

Pubblicato il 10 Febbraio 2014 alle 17:28 Autore: Daniele Errera

Renzi: chi ce lo fa fare di andare al governo? Alfano: responsabilità tenuta esecutivo in mano a Pd e Renzi

Matteo Renzi. Cambia verso, ma non direzione Palazzo Chigi. Almeno non ora e con le attuali modalità. E’ questa la sintesi dell’intervista mattutina del segretario dei democratici al programma Agorà, su Rai3. Sostituire Letta? Non senza passare per gli elettori.

“Sono tantissimi i nostri che dicono: ma perché dobbiamo andare al governo senza elezioni? Chi ce lo fa fare? Ci sono anch’io tra questi, nel senso che nessuno di noi ha chiesto di andare a prendere il governo”, afferma Renzi al programma del terzo canale della Rai.  Sicuramente governare oggi è una grandissima responsabilità: anzitutto per la situazione economica del paese, ribadita quest’oggi dai dati Istat sul decremento della produzione industriale e da quelli della Banca d‘Italia sul calo di prestiti, secondo poi per l’instabilità politica in cui naviga il governo Letta, comprendente forze politiche di centro destra (Ncd), di centro (Sc) e di centrosinistra (Pd). Renzi vuole dare l’immagine di non essere attaccato alla poltrona e dichiara: “non dirò mai che voglio posti per ministri o sottosegretari: e che è, una lista della spesa?”, in forte controtendenza con l’impressione di spartizione delle cariche che incarnano oggi le correnti, le componenti e i partiti. Ed aggiunge: “nessuno di noi ha chiesto di prendere il governo, è stato preso un impegno di 18 mesi per fare certe cose e Letta ha detto che ci farà sapere cosa intende fare. Il presidente del Consiglio ha oneri e onori, a lui il compito di dire cosa ha funzionato e cosa no”.

Ma ad investire Renzi dell’onere della ripartenza del governo è il vice premier e leader di Nuovo Centrodestra in persona, Angelino Alfano. In un’intervista a Repubblica, infatti, il titolare del Viminale ha sostenuto come: “sulle spalle di Matteo Renzi grava in queste ore una grande responsabilità: è lui il segretario del Pd e questo è un governo a guida democratica. Quindi è evidente che tocca a Renzi fare delle scelte ed è inevitabile che le sorti del governo si giochino nel rapporto tra lui e Letta”. Alfano torna quindi sul tema della settimana: il braccio di ferro tra Presidente del Consiglio e segretario dei democratici. E punta su uno scatto di reni dell’esecutivo, sfavorendo un ricorso anticipato alle urne: “noi abbiamo fondato un movimento politico proprio per non far precipitare il nostro paese in una crisi al buio e assicurare all’Italia un governo stabile per fare cose importanti. Non abbiamo cambiato linea e non condividiamo l’idea di Renzi che il governo abbia fatto fin qui poco. No, ha fatto il meglio possibile nelle condizioni date. Ma c’è una cosa che non possiamo accettare: che, invece di rilanciare il governo, si dia vita a un tirare a campare. Non ci stiamo a un governicchio che ogni giorno rischia di scivolare su un incidente perché sostenuto da una maggioranza che non ci crede fino in fondo”.

Poi scarica sul Pd la responsabilità sulla tenuta del governo: “la responsabilità politica di questa scelta ricade per intero sul Pd”. Noi “abbiamo già salvato questo governo il 2 ottobre”. Nella fattispecie “tocca a Renzi fare delle scelte ed è inevitabile che le sorti del governo si giochino nel rapporto tra lui e Letta”. Alfano chiude ancora sul rapporto trai due democratici toscani, specificatamente sullo ‘scontro finale’: “noi speriamo che il Pd non sciupi questa occasione e sia capace di assumere decisioni che abbiano a cuore l’interesse dell’Italia”.

 

Daniele Errera




L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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