Primarie USA: i Repubblicani alla prova della Florida

Pubblicato il 28 Gennaio 2012 alle 13:12 Autore: Stefano Mentana
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Se Mitt Romney era ormai dato da molti come “projected winner” delle Primarie dei Repubblicani a seguito della sua vittoria in New Hamshire, l’assegnazione a posteriori della vittoria in Iowa a Rick Santorum e la vittoria in South Carolina da parte di Newt Gingrich, peraltro in maniera molto netta, rimettono tutti i candidati in gioco a queste avvincenti Primarie Repubblicane.
Dando per acquisito questo fatto, adesso, diamo un’occhiata a quali saranno le prossime tappe di queste Primarie.

Il prossimo appuntamento, infatti, sarà una tappa storicamente fondamentale dello svolgimento delle Primarie negli Stati Uniti, ovvero il voto in Florida, che si terrà il 31 Gennaio. Si tratta infatti del primo grande Stato chiamato al voto, ed in genere il risultato qui influenza più che altrove le Primarie per i candidati. Per intenderci, quattro anni fa fu proprio dopo le Primarie in Florida che Rudy Giuliani, grande favorito alla partenza delle Primarie dei Repubblicani, decise di ritirarsi dalla corsa.

Questa volta si arriva a questo importante test con quattro candidati (che elencheremo in ordine rigorosamente alfabetico): Newt Gingrich, Ron Paul, Mitt Romney e Rick Santorum. Il primo di questi è in un momento molto favorevole, dopo la netta vittoria in South Carolina, ed in Florida, seppur fino ad una settimana fa dato di molto perdente in questo Stato, adesso è invece dato dai sondaggi come probabile vincitore.

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Effettivamente Gingrich adesso sembra essere l’uomo forte in tutti gli Stati del Sud, cosa che lo favorisce anche in Florida, Stato che seppur situato nel meridione degli Stati Uniti è diverso dagli altri Stati di quest’area per la numerosa popolazione di origine Latino-Americana presente.

Ron Paul, invece, prosegue con andamento lineare: fino ad ora ha fatto un buon risultato in tutti gli Stati in cui si è votato, ed in Florida la doppia cifra sarebbe per lui una vittoria. Trallaltro, un risultato positivo lo lancerebbe per i Caucus in Nevada del 4 Febbraio, Stato che vede Romney netto favorito ma in cui Ron Paul potrebbe fare un grande risultato.
Mitt Romney è costretto adesso a giocare sulla difensiva: se fino a poco fa era l’indiscusso frontrunner di queste Primarie, adesso vede Newt Gingrich essere pericolosamente al suo livello di consensi. Una sconfitta di Romney in Florida sicuramente non ne comprometterebbe la corsa nè in termini di voti nè in termini di delegati, ma potrebbe avere sulla sua campagna un duro contraccolpo psicologico. A seguire del voto in Florida, come detto, ci saranno poi i caucus in Nevada, dove, come detto, Romney è dato nettamente per favorito.

Rick Santorum rappresenta fino ad ora la grande sorpresa di queste Primarie: dato intorno al 2-3% fino a Dicembre, vince a sorpresa in Iowa e fa due performance fino a poco fa impensabili in New Hamshire e South Carolina. Con questi presupposti, è ovvio che già la doppia cifra in Florida sarebbe un grande risultato per Santorum, ma se questa dovesse poi divenire un 15-20%, allora sarebbe un vero successo per l’ex Senatore della Pennsylvania.
Questa è la situazione, adesso non ci rimane che attendere il 31 Gennaio.