Dati AGCom dicembre 2011

Pubblicato il 1 Febbraio 2012 alle 10:20 Autore: Matteo Patané

La pubblicazione da parte dell’AGCom dei dati relativi al pluralismo politico-istituzionale di dicembre 2011 segna un passaggio particolarmente importante nell’analisi della comunicazione politica in Italia, da un lato perché consente di completare il quadro evolutivo dell’anno appena concluso, e dall’altro perché permette per la prima volta di apprezzare la disposizione degli schieramente politici in TV nell’era Monti, soprattutto tenendo conto che dicembre è stato il mese della nuova, salatissima, manovra finanziaria.

Colpisce in primo luogo il dato relativo alle ore complessive di informazione politica nel mese di dicembre: appena 180, un valore significativamente sotto la media annuale e certamente poco adeguato ad un periodo così delicato. L’impressione che se ne ricava è quella di un tentativo di far passare in sordina tanto la grave situazione in cui versava (e versa in parte tuttora) il Paese quanto il peso sociale delle misure di risparmio varate dall’esecutivo.
A livello annuale, le ore di informazione politica sono state invece 2.227, con una media di circa 186 al mese ed una deviazione standard di 16 ore circa, pari all’8%. Si tratta di un valore piuttosto elevato, per quanto non altissimo, che evidenzia un andamento altalenante del tempo dedicato dalla televisione alla politica. Da un’analisi più qualitativa, tuttavia, appare chiaro come non sempre il valore temporale aumenti in concomitanza con eventi politici rilevanti: se il massimo annuale è infatti stato a novembre – mese della caduta di Berlusconi – è anche vero che i mesi di maggio e giugno, caratterizzati rispettivamente dalle elezioni amministrative e dai referendum, hanno fatto segnare i due valori più bassi dell’anno. Anche senza scomodare teorie dal sapore complottista, è tuttavia evidente che il mondo politico ha voluto evidenziare o al contrario silenziare alcuni avvenimenti ed i risultati da questi prodotti.

Per favorire il confronto con i precedenti mesi dell’anno, verranno mantenute nell’analisi che segue le distribuzioni di maggioranza e opposizione già in uso per il Governo Berlusconi. Dal mese di gennaio 2012 verranno invece adottati i nuovi criteri di appoggio all’esecutivo guidato da Monti.
I dati annuali sono reperibili a questo link.

dati agcom
Dati AGCom dicembre 2011

L’analisi dei dati dicembrini evidenzia, dopo mesi in cui l’area istituzionale del panorama politico italiano si era mantenuta piuttosto quiescente, un ritorno preponderante alla ribalta della compagine governativa: la componente istituzionale torna infatti sopra al 50% per la prima volta da aprile, e totalizza il valore più alto addirittura da marzo. Ne fanno le spese sia la maggioranza sia l’opposizione, quest’ultima in evidente calo poco al di sopra del 20%, il valore minimo di tutto il 2011.

(per continuare la lettura cliccare su “2”)

L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
Tutti gli articoli di Matteo Patané →