Elezioni Piemonte, Cota non molla: “Ricorriamo in Cassazione”

Pubblicato il 20 Febbraio 2014 alle 16:47 Autore: Alessandro Genovesi

Roberto Cota non ci sta. Dopo che i due gradi di giustizia amministrativa (Tar e Consiglio di Stato) hanno accertato l’irregolarità delle elezioni regionali del 2010, il governatore del Piemonte si gioca l’ultima carta: presenterà ricorso alla Corte di Cassazione. Si apre un nuova partita, insomma, basata sulla convinzione, espressa ripetutamente da Cota stesso, di essere vittima di un’ingiustizia macroscopica, di un furto in piena regola.

Formale ricorso non è ancora stato presentato, ma pare che la decisione sia ormai stata concordata dal Presidente, i legali e i partiti del centrodestra facenti parte della maggioranza in regione. La mossa del governatore, in ogni caso, è borderline, dato che non sospende l’esecutività della sentenza del Consiglio di Stato: ciò significa che l’iter elettorale oramai avviato va avanti e elezioni restano fissate per il 25 maggio prossimo, assieme alle europee. A meno che non arrivi la decisione della Suprema Corte a ribaltare tutto.

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“Abbiamo letto le motivazioni della sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato l’annullamento delle elezioni regionali del 2010 – dichiara Cota -. Siamo rimasti fortemente perplessi per le possibili violazioni di legge riscontrate, in particolare per quelle relative all’eccesso di potere giurisdizionale, censurabili dalla Cassazione”. “Pertanto ci riteniamo obbligati – conclude – a sottoporre la questione alla Corte di Cassazione”.

Saputo del ricorso in Cassazione, il neo segretario regionale del Pd, Davide Gariglio ha commentato così: “Roberto Cota si affida all’ennesimo ricorso per scongiurare quello che cittadini, forze sociali ed economiche attendono da tempo: tornare al voto per dare finalmente un governo al Piemonte. L’interesse del Piemonte è tornare al voto – dice ancora Gariglio -, non prolungare l’agonia di un malato terminale, ormai siamo oltre l’accanimento terapeutico. Si stacchi la spina, ci si rassegni e si vada serenamente verso le elezioni di maggio questo deve fare Cota, attuare quanto deciso dal Tar e confermato dal Consiglio di Stato”.





 

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L'autore: Alessandro Genovesi

Classe 1987, laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Udine, è da sempre appassionato di politica e di giornalismo. Oltre ad essere redattore di Termometro Politico, collabora con il quotidiano Il Gazzettino Su twitter è @AlexGen87
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