Caos nel Pd: fiducia a Renzi o scissione?

Pubblicato il 21 Febbraio 2014 alle 15:34 Autore: Daniele Errera

Acque agitate in casa dei democratici: Civati, partito qualche giorno fa con la provocazione “Quasi quasi costituisco il Nuovo Centrosinistra”, sembra aver trovato una sponda importante. Proprio oggi Corradino Mineo, senatore dem, ha affermato a Radio24 come “uscire dal Pd è solo un’ipotesi. Ma potrebbe esserci la possibilità al Senato di creare il Nuovo Centrosinistra con noi civatiani, Sel e alcuni esponenti dei 5 Stelle”.

Già, pure i dissidenti a 5 Stelle. Di sicuro i quattro messi alla gogna da Grillo e dagli utenti di beppegrillo.it per aver criticato la modalità di dibattito avuto con Renzi nello streeming, non hanno grande piacere a rimanere nella compagine grillina. Sono Lorenzo Battista, Fabrizio Bocchino, Francesco Campanella e Luis Alberto Orellana. Continua Mineo: “vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni, ma l’ipotesi di un Nuovo Centrosinistra sarebbe una novità molto positiva perché rappresenterebbe un contraltare al Ncd e al freno inserito”.

Gli fa eco uno dei diretti interessati, il Presidente della Giunta Regionale pugliese, Nichi Vendola, lasciando libero lo spiraglio del possibile dialogo col sindaco di Firenze: “io non sono del partito del tanto peggio tanto meglio. Sono un oppositore del governo che si sta formando. Tuttavia non auspico il peggio, auspico il meglio”. E continua: “spero che la lista dei ministri riesca a offrirci un quadro di competenze e credibilità e spero che l’agenda di governo che proporrà Matteo Renzi – suo ex rivale nel novembre 2012 alle primarie per la guida del centro sinistra–, possa andare nella direzione di dare una risposta all’Italia che sta crepando”.

Ma è dall’interno partito che arrivano le bordate più forti. Cuperlo, avversario di Renzi alle primarie dell’8 dicembre per la segreteria del Partito Democratico, ha parlato al Caffè della decisione del Presidente del Consiglio incaricato di mantenere anche la sedia più importante del Nazareno qualora dovesse riuscire a trasferirsi presso Palazzo Chigi: “sul futuro del Pd dobbiamo aprire una riflessione molto seria. Non solo su chi lo guiderà ma anche su che cosa intendiamo per partito della sinistra nel Paese. Nel Pd in effetti ora viviamo una anomalia. Abbiamo fatto due mesi fa le primarie: ho insistito nel dire che si faceva un congresso per eleggere il segretario e non l’inquilino di Palazzo Chigi. Ora il nuovo segretario diventa Presidente del consiglio. Io credo che dovremo discutere di questo”.

E se Fassina, ex vice ministro a viale XX Settembre (Ministero dell’Economia e delle Finanze), sostiene – al FattoTv – come “a Renzi manchi il programma economico”, l’ex ministro della Coesione Territoriale del Governo Monti, Fabrizio Barca (tesserato Pd), in quello scherzo telefonico de La Zanzara ha parlato più di qualsiasi critico, affermando “non ci sia nulla dietro, personalismo, non c’è un’idea. C’è un livello di avventurismo ….. Non essendoci un’idea ci sono solo slogan”.

Daniele Errera




L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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