Ue, Monti a capo del gruppo europeo per reperire nuove entrate fiscali

Pubblicato il 27 Febbraio 2014 alle 12:00 Autore: Daniele Errera

Implementare notevolmente le ‘risorse proprie’, le nuove entrate fiscali dell’Unione Europea, al fine di ridurre il contributo dei singoli paesi aderenti all’Unione. E’ questo il compito del gruppo interistituzionale europeo che presiederà, per due anni, l’ex premier Mario Monti.

Nel 2016 è prevista la revisione del bilancio dell’Ue 2014-2020. Il compito di questo gruppo di lavoro sarà quello di pensare e proporre valide soluzioni alle istituzioni di Bruxelles: Parlamento, Commissione e Commissione. Tra le proposte da affinare e porre al vaglio delle istituzioni europee vi sarà anzitutto la Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie, di cui da tempo si discute.

Monti

Una nomina, quella di Monti, che ha diviso: per Martin Schulz (Presidente del Parlamento Europeo), Josè Barroso (Presidente della Commissione Europea) ed Antonis Samaras (premier greco e Presidente di turno del Consiglio dell’Ue), la figura dell’ex Commissario per la Concorrenza è di altissimo spessore ed è valutata positivamente – ed “unanimemente” – la sua ascesa al gruppo, pur ricordando che il suo ruolo “non sarà facile”. Fra i tre il più entusiasta è il greco quando parla dell’ex premier italiano come “scelta ideale” che “lavorerà in assoluta indipendenza per trovare soluzioni”, al fine di “riformare il sistema”. Le più marcate proteste sono arrivate proprio dal gruppo a Strasburgo di Forza Italia: il capogruppo Raffaele Baldassarre fa sapere che l’assegnazione della carica a Monti,  “non fa nessun piacere” e che “è stata sollecitata dall’ex commissario che cercava una collocazione”.

Il senatore a vita ha accettato di buon grado il ritorno ai vertici europei: un compito “di alta politica” e, scherzando, ha sottolineato come si tratti di una “sfida intellettuale per una missione praticamente impossibile da risolvere”: quella di trovare “nuovi metodi di finanziamento” che “vadano al di là del sistema attuale dei contributi”, ridando, al contempo, l’idea di Europa come ricchezza ed opportunità “che attraverso l’integrazione crea un enorme valore aggiunto, economico e non solo”.

Daniele Errera

 

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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