Letteratura e infanzia, nasce premio letterario per ‘Alfredino’ Alfredo Rampi

Pubblicato il 15 Marzo 2014 alle 18:54 Autore: Cecilia Lazzareschi
premio rampi

Alfredo Rampi, chiunque abbia vissuto negli anni Ottanta si ricorderà certo del piccolo Alfredino, del suo sorriso da bimbo di 6 anni e del profondissimo pozzo vicino a Frascati in cui perse la vita. Inutili infatti furono i tentativi di soccorso dopo che Alfredino vi cadde incidentalmente: era il 10 giugno 1981 e, nonostante 3 giorni di mobilitazione generale tra vigili del fuoco, speleologi, volontari che si fecero calare nel pozzo – tra cui ricordiamo un eroico Angelo Licheri – non ci fu niente da fare.

Un caso assurdo e straziante, che commosse tutte l’Italia e tutto il mondo e che divenne un caso mediatico incredibile: le ultime 18 ore di tentati soccorsi furono trasmessi in diretta dalla Rai. «Era diventato un reality show terrificante», racconta il giornalista Piero Badaloni, uno dei tanti che sulla trovata mediatica ebbero di che sdegnarsi.

Ma oggi, a distanza di 33 anni dall’accaduto, è bene sollevarsi da tutte le critiche e dall’ennesimo pretesto per avviare lotte morali: l’unico vero dramma è che Alfredino abbia perso la vita troppo presto, e l’unica cosa lecita è celebrare la memoria – sua e di chi ha tentato di salvarlo – ancora una volta grazie all’arte. Nasce così un premio letterario a lui dedicato, bandito dal Centro Alfredo Rampi, associazione che, nata già nell’81 su consiglio del presidente della repubblica Sandro Pertini, si impegna da allora nel sociale e in particolare nella promozione della cultura della sicurezza e del benessere nei contesti di vita e della tutela dell’infanzia.

alfredino rampi

Con una giuria che annovera scrittori, giornalisti, docenti universitari e alla cui presidenza è posto Walter Veltroni, il concorso letterario è incentrato sul tema dell’infanzia. La partecipazione è aperta a tutti, dai 6 anni in su, e i concorrenti, sottoforma di romanzo o di racconto breve, dovranno dare vita a testi riguardanti ‘infanzia oppure per l’infanzia.

Con la sezione “Mi rischio tutto!”, poi, si apre la partecipazione anche a gruppi scolastici, sul tema specifico del rischio. “Accanto all’idea stimolante e ambiziosa di promuovere la letteratura – scopo primo di un premio letterario – ci piacerebbe realizzare un’operazione di sensibilizzazione culturale ai temi della nostra mission, in particolare quelli legati all’infanzia e all’adolescenza, realizzata in maniera inedita e creativa proprio attraverso la letteratura e l’arte in generale.” e, si legge ancora sul sito, gremito di citazioni letterarie: “Italo Calvino diceva di imparare una poesia a memoria per avere qualcosa di bello e di intelligente nella testa che ci renderà degli uomini migliori. Lungi da un intento direttamente educativo, il desiderio di far conoscere o promuovere la letteratura può coniugarsi al desiderio di sensibilizzare a valori e tematiche costruttive, che un libro o un racconto sono in grado di suscitare in forza dei propri contenuti o della propria poeticità, della propria bellezza.”

Al di là di tutte le critiche all’inefficienza e al “terrificante” reality show, dunque, ben vengano iniziative come questa che ormai, ovviamente, non potranno salvare Alfredino ma almeno riescono a scavare a fondo e ad arrivare dove nessuno, all’epoca come allora, non è riuscito ad arrivare.

Cecilia Lazzareschi



L'autore: Cecilia Lazzareschi