Salva-Roma, si riparte

Pubblicato il 18 Marzo 2014 alle 11:58 Autore: Antonio Scafati
salva-roma

Salva-Roma: da una parte il Campidoglio che studia i conti e invita i cittadini a partecipare con idee e suggerimenti. Dall’altra la politica nazionale, cauta e diffidente. In mezzo, il decreto Salva-Roma.

Alla Capitale il compito di delineare una strategia nuova di gestione delle aziende e del patrimonio del Comune. Ma le incognite sono tante, e a tutti i livelli.

In Campidoglio si è insediata la ‘cabina di regia’ per l’attuazione del decreto Salva-Roma. La strada che l’amministrazione cittadina dovrà percorrere incrocerà tagli alla spesa. Ma di che entità? E in quali settori? Scrive il Corriere della Sera che tra l’assessore al Bilancio Daniela Morgante e una parte del Pd su questo ci siano idee molto diverse. C’è poi l’ipotesi dismissioni, lo spettro dei licenziamenti, la possibilità di procedere con qualche privatizzazione. Per questo tanti occhi sono puntati sul Campidoglio. E in alcuni casi sono occhi preoccupati.

Il Campidoglio

Il Campidoglio

Con un intervento pubblicato ieri su Affaritaliani, il Segretario Cgil e Lazio Claudio di Berardino ha invitato a salvare la città ma anche chi ci vive: “A noi piace aggiungere la parola romani perché se salviamo Roma ma non salviamo i romani, capiamo tutti che siamo al disastro”. E quindi guai a privatizzare, cosa che per di Berardino “equivale a svendere”.

Non possiamo farci trascinare in ragionamenti esclusivamente centrati su privatizzazioni e liquidazioni per rimettere i conti a posto perché otterremmo solo due risultati: una città socialmente sempre più disuguale e un’amministrazione arroccata sterilmente sulle proprie posizioni” ha dichiarato il sindaco Marino, “quello che invece dobbiamo fare oggi è riflettere su cosa significa promuovere politiche pubbliche”.

Nel frattempo, stamattina sul sito del Comune di Roma è comparso un invito alla partecipazione dal retrogusto ‘grillino’: “Oggi, martedì 18 marzo, l’Assemblea capitolina affronta in seduta straordinaria il tema “Misure per il contenimento della spesa di Roma Capitale”. Per consentire la partecipazione più ampia possibile, i cittadini possono inviare proposte, suggerimenti e documenti all’indirizzo di posta elettronica presidenza.assembleacapitolina@comune.roma.it. Tutta la documentazione verrà esaminata e consegnata agli organi dell’Amministrazione che dovranno mettere a punto il Piano per la razionalizzazione delle risorse di Roma Capitale”.

L’altro campo su cui si gioca la partita è il Parlamento. Il testo del Salva-Roma sarà analizzato oggi pomeriggio delle commissioni Bilancio e Finanze. Nelle fila del Pd – dai vertici locali agli esponenti nazionali – si respira una certa diffidenza: la storia del decreto ha vissuto già due battute d’arresto, l’esperienza degli ultimi mesi induce alla cautela.

Fabio Melilli, fresco segretario regionale del Pd, ha invitato i parlamentari democratici a concludere la discussione sul decreto nel minor tempo possibile per consentire al Comune di avere tempo per lavorare, ma anche per evitare pericolosi cortocircuiti: “tra di noi non si insceni in Parlamento un dibattito infinito, visto che si era trovato un punto di mediazione su cui tutti si erano detti d’accordo” ha detto Melilli.

Antonio Scafati

L'autore: Antonio Scafati

Antonio Scafati è nato a Roma nel 1984. Dopo la gavetta presso alcune testate locali è approdato alla redazione Tg di RomaUno tv, la più importante emittente televisiva privata del Lazio, dove è rimasto per due anni e mezzo. Si è occupato per anni di paesi scandinavi: ha firmato articoli su diverse testate tra cui Area, L’Occidentale, Lettera43. È autore di “Rugby per non frequentanti”, guida multimediale edita da Il Menocchio. Ha coordinato la redazione Esteri di TermometroPolitico fino al dicembre 2014. Follow @antonio_scafati
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