La “contraddizione” Nigeria: un paese che vive

Pubblicato il 25 Marzo 2014 alle 15:00 Autore: Raffaele Masto

La Nigeria è il paese più contraddittorio di tutta l’Africa. Un paese nel quale convivono il terrorismo e un dinamismo economico impensabile.

A Kano, la principale città del Nord del paese, ha aperto il più grande centro commerciale della Nigeria. Si chiama Ado Bayero ed è costato circa 80 milioni di euro, hanno investito negozi come la catena di grande distribuzione sudafricana Shoprite, che intende continuare la sua espansione nel più vasto mercato dell’Africa per quanto riguarda i beni di consumo. La città di Kano conta tre milioni di abitanti, in un paese che in totale ne conta oltre 170 milioni.

Le autorità sperano che il centro commerciale aiuti a rilanciare l’economia della zona, indebolita da problemi di sicurezza causati dal conflitto con il gruppo radicale musulmano Boko Haram che proprio negli stati islamici del nord compie attacchi sanguinosi e quasi quotidiani.

boko haram

Ingenti misure di sicurezza sono state messe in campo per l’inaugurazione del negozio, che potrebbe essere un obiettivo dei miliziani responsabili di attacchi indiscriminati contro la popolazione civile.

Il recente clamoroso attacco in un analogo centro commerciale di Nairobi da parte dei miliziani Al Shebab fa infatti temere che Ado Bayero possa essere ugualmente allettante come obiettivo per chi volesse fare una operazione clamorosa, che richiami l’interesse del mondo intero.

Insomma le premesse per rendere questo centro commerciale una operazione a rischio ci sono tutte. Eppure gli investitori quasi non se ne sono preoccupati. La Nigeria infatti è un paese che nonostante tutto vive, fa economia, attira investitori, è capace di fare sport e cultura. La Nigeria, da questo punto di vista, è la capitale morale dell’Africa.

Raffaele Masto

L'autore: Raffaele Masto

Giornalista di Radio Popolare-Popolare Network. E' stato inviato in Medio Oriente, in America Latina ma soprattutto in Africa dove ha seguito le crisi politiche e i conflitti degli ultimi 25 anni. Per Sperling e Kupfer ha scritto "In Africa", "L'Africa del Tesoro". Sempre per Sperling e Kupfer ha scritto "Io Safiya" la storia di una donna nigeriana condannata alla lapidazione per adulterio. Questo libro è stato tradotto in sedici paesi. L'ultimo suo libro è uscito per per Mondadori: "Buongiorno Africa" (2011). E' inoltre autore del blog Buongiornoafrica.it
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