Naro, ex UDC, condannato per i 200mila Euro da Finmeccanica

Pubblicato il 28 Marzo 2014 alle 13:19 Autore: Stefano Merlino

A volte ritornano. E’ il caso dell’UDC, ex partito di Pierferdinando Casini, da lui stesso dichiarato sciolto 2 anni fa, nell’occhio del ciclone per presunti finanziamenti illeciti. Dopo l’iscrizione nel registro degli indagati di Lorenzo Cesa, il segretario del partito, tocca all’ex tesoriere, Giuseppe Naro, condannato ad 1 anno dal Tribunale di Roma.

SENTENZA INGIUSTA” – Naro non è nuovo a vicende poco chiare. L’ex tesoriere dell’UDC vanta un curriculum vitae niente male: nel 1992, da Presidente della Provincia di Messina, venne coinvolto nello scandalo delle “foto d’oro”, dopo aver speso più di 350 milioni di vecchie Lire ( ovviamente soldi pubblici ), per 462 scatti nei 108 comuni della Provincia. Secondo il Tribunale romano, Naro, da tesoriere dell’ex partito di Casini, avrebbe ricevuto 200 mila Euro nel febbraio del 2010 da soggetti molto vicini a Finmeccanica.“Sono estraneo alle accuse”, dichiara Naro commentando la sentenza “faro chiarezza”.

naro condannato

I FATTI – Nell’indagine, conclusasi nel 2012, ha avuto un ruolo fondamentale Tommaso Di Lernia, ex responsabile di una società legata ad un colosso che realizza apparecchiature radar, che ha raccontato come si sono evoluti i fatti quella mattina di febbraio del 2010. Secondo le tesi dell’accusa, poi confermate dallo stesso Di Lernia, i 200 mila Euro contestati non erano “un’offerta all’UDC”, come sostenuto da Naro. Erano infatti il frutto di un accordo tra Lorenzo Cola, ex consulente di Finmeccanica, e Di Lernia: ad accompagnare quest’ultimo negli uffici di Naro c’era Guido Pugliesi, ex amministratore delegato di Enav. “In vista delle elezioni era meglio che Finmeccanica sostenesse l’UDC”, ha dichiarato Di Lernia ai magistrati, che poi ha aggiunto, “quella mattina doveva esserci Casini, ma Pugliesi mi disse che non c’era”. Ad accogliere Pugliesi e Di Lernia infatti c’era Naro, presentatosi come “Pippo”. Ad incastrare Naro, il cellulare di Di Lernia, risultato agganciato alla stessa cella del tesoriere.

L'autore: Stefano Merlino

Sono nato nel 1987 e da sempre mi piace scrivere. stefano.merlino@termometropolitico.it (Twitter: @stefano_mago)
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