Europee M5S: arrivano i primi risultati ma continuano le polemiche

Pubblicato il 2 Aprile 2014 alle 10:18 Autore: Emanuele Vena
grillo torino

Beppe Grillo ha utilizzato al solito il suo blog per annunciare i primi risultati della votazione online per scegliere i candidati del Movimento 5 Stelle per le prossime europee. Oltre 5 mila candidati, più di 35 mila votanti per un totale di quasi 93 mila preferenze espresse.

Questi i candidati risultati primi in ogni Regione, i primi ad essersi guadagnati un posto per le liste per i seggi di Strasburgo (tra parentesi Regione di appartenenza e preferenze espresse): Paolo Angelini (Abruzzo, 185 voti), Piernicola Pedicini (Basilicata, 317), Laura Ferrara (Calabria, 133), Luigia Embrice (Campania, 208), Silvia Piccinini (Emilia Romagna, 193), Marco Zullo (Friuli Venezia Giulia, 168), Bianca Maria Zama (Lazio, 366), Alice Salvatore (Liguria, 258), Eleonora Evi (Lombardia, 556), Fabio Bottiglieri (Marche, 310 voti), Pasquale Casmirro (Molise, 58 voti), Francesco Attademo (Piemonte, 503 voti), Rosa D’Amato (Puglia, 332), Nicola Marini (Sardegna, 225), Paola Sobbrio (Sicilia, 221), Silvia fossi (Toscana, 429), Cristiano Zanella (Trentino Alto Adige, 134), Laura Agea (Umbria, 132), Manuel Voulaz (Valle d’Aosta, 33), David Borrelli (Veneto 501).

Nel frattempo le polemiche continuano ad infuriare. Dopo le prime critiche da parte dei parlamentari espulsi e i malumori della base sulle inefficienze mostrate dalla consultazione online, è arrivata anche l’opinione del primo cittadino di Parma, Federico Pizzarotti. “Abbiamo candidato gente che noi non abbiamo mai visto”. Questa l’opinione dura di Pizzarotti, che – pur ammettendo che tale modalità di scelta resta comunque un progresso rispetto alle logiche dei vecchi partiti – sostiene che tale voto ha “fatto cadere l’attivismo che è una delle basi del movimento”. L’accusa è quindi di aver scelto candidati che “non si sono spesi per il territorio” e dei quali non si sa “quali competenze possano esprimere rispetto ai temi che si vogliono portare avanti”, in modo specifico in Europa.

Pizzarotti sindaco Parma

A Pizzarotti fanno eco anche altri esponenti del consiglio comunale parmense. “Chiunque iscritto al blog da anni, che non abbia mai alzato il sedere dal divano, può essere candidato in Europa?” l’opinione di Alex Mallozzi. “Sono rimasto sbalordito: 33 candidati solo nella provincia di Parma, molti dei quali non hanno mai partecipato alle attività del Movimento di Parma o di quelli della provincia” l’accusa di Marco Bosi, che aggiunge “è questo il Movimento 5 Stelle che vogliamo?”. Chiara Gianferrari invece sostiene la candidatura di Peppe Carpentieri, autore di un post divenuto molto popolare tra gli attivisti, con il quale critica dall’interno il modus operandi di Grillo e Casaleggio.

Le critiche proseguono anche dal Parlamento. Agli espulsi Orellana e Campanella si aggiunge anche il deputato Cristian Iannuzzi. “In queste condizioni, io personalmente non me la sento di partecipare al voto. Sarebbe come giocare alla lotteria, e io mi sono sempre schierato convintamente contro il gioco d’azzardo”.

Emanuele Vena

L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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