Sondaggio Swg: non voto in crescita netta durante l’estate, PD ancora molto forte

Pubblicato il 29 Agosto 2014 alle 12:56 Autore: Stefano Silvani
Sondaggio Swg, intenzioni di voto.

Sondaggio Swg: non voto in crescita netta durante l’estate, PD ancora molto forte

Il sondaggio Swg pubblicato questa mattina torna a mostrare le intenzioni di voto degli Italiani dopo la pausa estiva che ha bloccato i sondaggi nel mese di Agosto. Oggi Swg conferma nuovamente la prima posizione del PD, che ancora non sembra avere rivali e supera di poco il risultato ottenuto un mese fa, raggungendo il 39,7%. Renzi torna quindi ad un passo dal 40% che lo aveva fatto trionfare alle Europee di Maggio, mentre gli altri partiti di Centrosinistra, pure con qualche segno di leggera crescita come il +0,6% di Sel, danno un apporto marginale all’area in generale, che raggiunge il 45,2%.

Forza Italia intanto non riesce a crescere durante l’estate e anzi torna al livello deludente delle Elezioni Europee, fermandosi al 16,8% con un punto e mezzo in meno rispetto ad un mese fa. Anche il Nuovo Centrodestra di Alfano e Fratelli d’Italia perdono punti (rispettivamente -0,2% e -0,5%), ma è solo la Lega che nel Centrodestra riesce a crescere, ottenendo il 7,2% con un punto in più rispetto alle elezioni di Maggio. L’area di Centrodestra quindi durante il mese di vacanza ha perso 2,3 punti percentuali, che diventano ancora più pesanti se confrontati con la crescita dell’1,1% del Centrosinistra, che porta il dislivello tra le due fazioni al 14,2%.

Sondaggio Swg, intenzioni di voto.

Sondaggio Swg, intenzioni di voto.

Il Movimento 5 Stelle intanto riesce a crescere e ad ottenere il 21,8%, rimanendo comunque intorno al 21-22% su cui si è mantenuto negli ultimi mesi. Ciò che davvero sorprende nel sondaggio Swg di oggi è la crescita della percentuale di intervistati che decide di non esprimere la propria intenzione di voto, avvicinandosi quindi all’area del non voto. Oggi il 48,4% degli intervistati dal sondaggio Swg decide di non esprimersi, con una crescita netta del 6% che avvicina la quota di Italiani che non sanno o non vogliono decidere per chi votare alla metà dell’elettorato.

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