Economist, Renzi con un gelato in mano in copertina. La replica: “Confezionato? Preferisco quello artigianale”

Pubblicato il 29 Agosto 2014 alle 11:13 Autore: Carmela Adinolfi
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L’Eurozona come una barca che affonda al largo. Questa la metafora a cui è ricorso il settimanale britannico Economist per fotografare l’attuale situazione economica dell’Europa, stretta dal 2008 nella morsa dalla crisi e ora anche dalla recessione. Sul numero in edicola domani, un fotomontaggio mostra una barca di cartapesta alla deriva fatta con la banconota da venti euro. Sull’imbarcazione ci sono un po’ tutti, compreso il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, che cerca freneticamente di svuotare l’imbarcazione con un secchio. A prua, invece, la Cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese, Francois Hollande, falchi alleati in nome dell’austerità. E, a completare il quadretto dal titolo “that sinking feeling again” (“quella sensazione di affondare ancora”, la traduzione), il Primo ministro italiano, Matteo Renzi, raffigurato mentre sorregge un cono gelato.

Una chiave ironica quella scelta dal settimanale britannico per interpretare l’attuale situazione di stallo dell’Unione europea sul fronte economico. A cui, con altrettanta ironia, ha risposto questa mattina con un tweet il premier Renzi. “Ho visto che nella foto è confezionato – ha scritto Renzi riferendosi al gelato – che è buono per carità. Ma io preferisco quello artigianale: crema e limone grazie”, ha continuato in un tweet risponendo ad un follower che gli chiedeva conto della copertina. Il settimanale sarà in edicola proprio domani, giorno in cui a Bruxelles è previsto il summit straordinario dei 28 capi di stato e di governo Ue chiamati a decidere sulle nomine della nuovi vertici della Commissione Ue guidata da Jean Claude Juncker.

PRECEDENTI – Non è la prima volta che un Primo ministro italiano finisce in copertina sull’Economist. Ad inaugurare il sodalizio era stato l’ex premier Silvio Berlusconi. Diverse le prime pagine dedicate dal settimanale britannico al leader di Forza Italia in quasi dieci anni dal 2001 al 2011. Con titoli, a dire il vero, dai toni non proprio entusiasti. Celebre la copertina dell’aprile 2001, nella quale l’Economist titolava “Perché Silvio Berlusconi non è degno di guidare l’Italia” con tanto di primo piano dell’ex Cavaliere. Fino all’edizione del novembre 2011, dopo la lettera della Bce e l’annuncio delle dimissioni del quarto governo Berlusconi, in cui in un lungo servizio il settimanale tracciava un reconto di vent’anni di governo dell’ex primo ministro a tre anni dall’inizio della crisi economica.

Carmela Adinolfi

 

L'autore: Carmela Adinolfi

Classe '89. Una laurea triennale in comunicazione e una specializzazione in Semiotica all'Alma Mater Studiorum. Da Salerno a Perugia, passando per Bologna. Esperta in comunicazione politica, ha approfondito l'ascesa al potere di Matteo Renzi. Interessi: dal marketing alla comunicazione politica fino alle nuove forme di giornalismo digitale. Scrive per Termometro Politico e si allena per diventare giornalista.
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