Pistola Laser, sacrifici di sangue, fuga in massa. Ed ebola avanza

Pubblicato il 9 Settembre 2014 alle 11:01 Autore: Raffaele Masto

Le notizie che arrivano dalla Sierra Leone sulla diffusione di ebola sono preoccupanti. Arrivano attraverso Peter Konteh, il ministro del turismo. Le notizie sono le seguenti: nel nord diverse centinaia di persone di alcuni villaggi sono scappate nella foresta e vi sono rimaste per alcuni giorni per sfuggire ai controlli sanitari che avrebbero dovuto stabilire se c’erano (e quanti) casi di infezione.

La paura era determinata dal fatto che si era diffusa la voce che ebola era solo un trucco del governo e dei “bianchi” che volevano prelevare un litro di sangue ad ogni abitante della regione per offrire un sacrificio a qualche dio, sconosciuto e malefico, su una nave nell’Oceano Atlantico. Il modo per prelevare un litro di sangue ad ogni abitante sarebbe stato il Termometro Laser, cioè quella pistola che spesso si usa anche negli aeroporti per misurare la febbre senza dover toccare il paziente.

La cosa naturalmente è frutto dell’ignoranza. Nelle regioni remote interne della Sierra Leone, come in molti altri paesi, il tasso di analfabetismo è altissimo e le credenze tradizionali ancora forti e radicate.

La cosa, comunque, deve fare riflettere perché è certamente il frutto dell’ignoranza ma anche di un certo modo di vedere il mondo. Un modo semplice, fin troppo schematico, certo, ma che probabilmente è la conseguenza di una esperienza nel presente e nel passato, individuale e collettiva che la storia ha contribuito a formare.

Ebola 2

Photo by NIAIDCC BY 2.0

In questa paura c’è il fatto che la gente non si aspetta nulla di buono dal governo e dalle autorità che storicamente non hanno mai fatto niente di buono per loro. Non cominceranno certo adesso, si dice la gente. E comunque nel dubbio è meglio fuggire, affidarsi, eventualmente, agli spiriti della foresta.

In secondo luogo c’è il fatto che la paura e il sospetto dei bianchi affonda, anche in questo caso, nella storia. Gli europei li hanno sempre sfruttati e hanno inventato ogni sorta di diavoleria per impossessarsi di terre e minerali. Che siano cambiati proprio in questa occasione? Mah! E quella misteriosa pistola-laser? Non sarà l’ultima delle diavolerie? E ebola l’ultima delle bugie?

Insomma, non voglio certo enfatizzare questo aspetto. L’ignoranza è la causa principale di questo comportamento che, comunque, è pericolosissimo. Ma anche riguardo all’ignoranza ci sarebbe da dire: chi non ha fatto le scuole? Chi non ha formato insegnanti validi? Chi ha sottratto ricchezze senza lasciare nulla? Si dirà che sono i dittatori africani, che è la società civile che non si sveglia, che gli africani sono indolenti, incapaci di organizzarsi etc.

Ma c’è un dato di fatto incontrovertibile che richiede una spiegazione. Faccio un esempio: come è successo che il Belgio, microscopico paese senza ricchezze naturali, con una densità abitativa alta ha una delle popolazioni più appagate del mondo, mentre – per esempio – il Congo grande una quarantina di volte il Belgio, con relativamente pochi abitanti e tutte le ricchezze minerarie e naturali immaginabili ha una delle popolazioni più povere del pianeta?

Che spiegazione si danno gli africani? Ignoranza e constatazioni come queste fanno esplodere paure e risentimenti.

Immagine in evidenza: photo by NIAIDCC BY 2.0

L'autore: Raffaele Masto

Giornalista di Radio Popolare-Popolare Network. E' stato inviato in Medio Oriente, in America Latina ma soprattutto in Africa dove ha seguito le crisi politiche e i conflitti degli ultimi 25 anni. Per Sperling e Kupfer ha scritto "In Africa", "L'Africa del Tesoro". Sempre per Sperling e Kupfer ha scritto "Io Safiya" la storia di una donna nigeriana condannata alla lapidazione per adulterio. Questo libro è stato tradotto in sedici paesi. L'ultimo suo libro è uscito per per Mondadori: "Buongiorno Africa" (2011). E' inoltre autore del blog Buongiornoafrica.it
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