Marò, Corte suprema indiana “Latorre può rientrare in Italia”

Pubblicato il 12 Settembre 2014 alle 12:10 Autore: Gabriele Maestri

Marò, Corte suprema indiana “Latorre può rientrare in Italia”

La Corte suprema indiana ha accolto l’istanza del team di difesa di Massimiliano Latorre per un rientro in Italia di quattro mesi per un periodo di convalescenza dopo l’ischemia che ha colpito il fuciliere di marina il 31 agosto scorso. I giudici hanno accettato una garanzia scritta di rientro a nome del governo italiano, fornita dall’ambasciatore a Delhi Daniele Mancini, chiedendo però anche una nuova garanzia scritta “non ambigua e non equivoca” a Latorre. Garanzia che – si è appreso – sarà presentata oggi stesso. L’avvocato di Latorre ha affermato “abbiamo ottenuto quanto volevamo”. “Speriamo che possa partire già domani” ha detto all’ANSA un altro avvocato del team di difesa. “Tra stasera e domani dovremo essere in grado di completare le pratiche burocratiche necessarie per il rimpatrio” sono state le parole dell’avvocato

RENZI SU TWITTER “STIMA PER PREMIER MODI E SUO GOVERNO” – Cosi Renzi su Twitter dopo la notizia della decisione della Corte indiana.

MARÒ, PINOTTI “RISULTATO CONFORTANTE MA ORA TROVARE SOLUZIONE” – “La Corte suprema indiana questa mattina ha concesso un permesso di viaggio verso l’Italia a Massimiliano Latorre, per consentirgli di trascorrere un periodo di quattro mesi di cura e riabilitazione accanto alla sua famiglia. Esprimo soddisfazione per questa decisione, in questo momento in via di definitiva formalizzazione da parte della Corte, che dimostra la sensibilità dei giudici indiani per la situazione di sofferenza del nostro fuciliere e risponde in maniera positiva alle preoccupazioni del Governo Italiano per le condizioni di salute di un suo militare”. È quanto afferma il ministro della Difesa Roberta Pinotti. “Questo risultato è confortante – rileva Pinotti – ma non ci distoglie certo dalla volontà di trovare una soluzione rapida della vertenza con l’India, attraverso le iniziative che abbiamo da tempo intrapreso e che perseguiamo con determinazione”. Il Governo “lavora con estrema determinazione a una rapida e definitiva soluzione di questa disputa. Rivolgo un augurio di pronta guarigione a Massimiliano e rinnovo a Salvatore Girone e alla sua famiglia i miei sentimenti di vicinanza e apprezzamento anche per l’assistenza eccezionale che gli hanno prestato in questi giorni. Rivolgo un appello affinché nei prossimi giorni sia rispettato da tutti il bisogno di discrezione e di tranquillità a cui Massimiliano e la sua famiglia hanno diritto e che sono necessarie a un suo pieno recupero”.

MARÒ, ALEMANNO “RENZI RINGRAZIA CHI CI UMILIA, MA DOVE HA LA DIGNITÀ?” – “Ma dove hai la dignità? Ci hanno umiliato e offeso in tutti i modi e tu li ringrazi in tutti i modi?”. Lo scrive sul suo profilo Twitter Gianni Alemanno, componente dell’ufficio di presidenza di Fratelli d’Italia-An.

MARÒ, MELONI “RENZI STIMA INDIA? È IMPAZZITO?” – “Renzi, stimi l’India perchè rimanda a casa Latorre per 4 mesi dopo un’ischemia e 2 anni di detenzione illecita? Sei impazzito?. È quanto risponde su twitter il presidente di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, Giorgia Meloni, al premier Renzi che in un tweet aveva espresso stima per l’India e il suo governo annunciando una collaborazione.

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L'autore: Gabriele Maestri

Gabriele Maestri (1983), laureato in Giurisprudenza, è giornalista pubblicista e collabora con varie testate occupandosi di cronaca, politica e musica. Dottore di ricerca in Teoria dello Stato e Istituzioni politiche comparate presso l’Università di Roma La Sapienza e di nuovo dottorando in Scienze politiche - Studi di genere all'Università di Roma Tre (dove è stato assegnista di ricerca in Diritto pubblico comparato). E' inoltre collaboratore della cattedra di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Parma, dove si occupa di diritto della radiotelevisione, educazione alla cittadinanza, bioetica e diritto dei partiti, con particolare riguardo ai loro emblemi. Ha scritto i libri "I simboli della discordia. Normativa e decisioni sui contrassegni dei partiti" (Giuffrè, 2012), "Per un pugno di simboli. Storie e mattane di una democrazia andata a male" (prefazione di Filippo Ceccarelli, Aracne, 2014) e, con Alberto Bertoli, "Come un uomo" (Infinito edizioni, 2015). Cura il sito www.isimbolidelladiscordia.it; collabora con TP dal 2013.
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