Boschi: non andremo al voto dopo l‘approvazione della legge elettorale

Pubblicato il 15 Settembre 2014 alle 13:38 Autore: Daniele Errera

Cadono nel vuoto le provocazioni di coloro che affermano come, dopo l’approvazione della legge elettorale, si ritornerà alle urne, forti (quelli del Partito Democratico) del 40,8% ottenuto alle elezioni europee di fine maggio. Ad affermare il mancato automatismo legge elettorale – elezioni è direttamente la Ministra delle Riforme, Maria Elena Boschi.

“Vogliamo arrivare fino al 2018 perché abbiamo delle riforme importanti da attuare”. E’ con queste parole, proferite ai margini della Festa dell’Unità di Firenze, che la Boschi ha tagliato corto circa gli insistenti rumors di elezioni anticipate: “non si fa la legge elettorale per andare al voto, la si fa perché è un impegno che abbiamo preso con i cittadini. Dopodiché – ha concluso sull’argomento la Ministra – il lavoro andrà avanti, abbiamo presentato il programma dei prossimi mille giorni”.

ministro boschi

Le riforme non possono essere scisse dall’imperativo degli ultimi tempi: crescita. Il paese, in recessione da anni ed ultimamente – addirittura – in deflazione, ne ha bisogno. Per questo Boschi chiede a gran voce quei 300 miliardi che Junker (neo Presidente della Commissione Europea, ndr) avrebbe promesso. Sarebbe un’iniezione di fiducia nei confronti del Governo Renzi, il quale ha messo sul piatto “non soltanto le riforme costituzionali e la legge elettorale”, ma anche “la delega sul lavoro e la riforma della P.A.”.

Daniele Errera

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
Tutti gli articoli di Daniele Errera →