Reddito Renzi: senza Mondadori, nel 2013 guadagna di meno

Pubblicato il 18 Settembre 2014 alle 09:58 Autore: Giacomo Salvini
reddito renzi

Marco Lillo e tutto il Fatto Quotidiano sono certamente una brutta bestia per il premier Matteo Renzi. Qualche mese fa, come da lui stesso rivelato, l’ex sindaco di Firenze aveva “rinunciato a un vantaggio pensionistico” ottenuto con un trattamento di favore dell’azienda di famiglia, proprio a causa di un articolo del responsabile inchieste del giornale di Padellaro. Ieri, lo stesso Lillo è tornato sul patrimonio del premier che, per legge, ha dovuto pubblicare sul sito governo.it la sua dichiarazione dei redditi del 2013. E, nel silenzio generale, della grande stampa nazionale ha notato un dato piuttosto rilevante: senza i diritti d’autore provenienti dalla casa editrice Mondadori (do you know Berlusconi?), il reddito di Renzi è diminuito in maniera sostanziale.

Di per sé, direbbe qualcuno, questo potrebbe essere un dato poco interessante. Una non-notizia, volgarmente. In verità, in tempi di vacche magre e quindi di spending review, tutto ciò che riguardi trasparenza e guadagni di chi ci rappresenta, è all’occhio dei cittadini un dato di primaria importanza. Veniamo ai numeri: Renzi nel 2012, grazie ai diritti d’autore per i suoi libri, guadagnava 145.272 euro mentre nel 2013 “solo” 98.961 euro. 47 mila euro di differenza: e tutto per “la fine della sua produzione libraria”. I ricavi per suoi libri hanno avuto un notevole ribasso: 31.324 nel 2011, 72.883 euro nel 2012 fino a 11.933 euro nel 2013. Il Renzi scrittore si può vantare di ben tre volumi: Fuori (febbraio 2011, Rizzoli), Stil Novo (aprile 2012, Rizzoli) e Oltre la Rottamazione (maggio 2013, Mondadori). Quest’ultimo, addirittura, finito nella top ten di saggistica per tutto il primo mese.

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Infine l’Imu. Renzi paga il 50% della sua abitazione di Pontassieve, 1746 euro l’anno mentre a titolo gratuito era la casa in via dell’Alfani (centro di Firenze) perché pagatagli dall’amico Marco Carrai. La moglie Agnese ha potuto usufruire dell’abolizione della tassa sulla prima casa di matrice lettiana: da 699 euro pagati nel 2012 a 76 euro nel 2013.

 

 

L'autore: Giacomo Salvini

Studente di Scienze Politiche alla Cesare Alfieri di Firenze. 20 anni, nato a Livorno. Mi occupo di politica e tutto ciò che ci gira intorno. Collaboro con Termometro Politico dal 2013. Su Twitter @salvini_giacomo
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