Europa League: festa per le italiane

Pubblicato il 19 Settembre 2014 alle 14:04 Autore: Michele Palmiero
Olympiacos-Milan

Il calcio italiano può tornare a sorridere. Dopo le due vittorie di Juve e Roma anche in Europa League il tricolare sventola fiero grazie ai successi di Inter, Fiorentina e Napoli e al prezioso pareggio del Torino.
La squadra granata, pur avendo conquistato un solo punto, può ritenersi più che soddisfatta per aver superato un esame difficile come quello del Brugge.
Contro una squadra che può godere di ampia esperienza europea Ventura rimane fedele al suo 3-5-2, schiera molti giovani eppure non vede smarrirsi lo spirito-Toro.
Torino
Dopo tanti anni di inferno anche un pareggio per 0-0 in Belgio può essere preso con entusiasmo: bentornati granata!
A Firenze il match contro il Guingamp rappresentava l’occasione ideale per scacciare dubbi e critiche.
Detto, fatto: Vargas, Cuadrado e Bernardeschi siglano il 3-0 finale, che restituisce entusiasmo ed offre a Vincenzo Montella nuovi spunti tattici da utilizzare in campionato. In attesa del ritorno al gol di Mario Gomez irrompe al centro della scena il giovane Bernardeschi, il quale dopo la splendida stagione a Crotone non ha intenzione di smettere di stupire.
La squadra che si avvicinava meglio di tutte all’impegno europeo era senza dubbio l’Inter, reduce dai sette gol inflitti al Sassuolo.
La partita contro il Dnipro non è facile sia dal punto di vista tattico che ambientale (si gioca a Kiev) ma un gol di D’Ambrosio scaccia ogni timore e porta a 2 il numero di vittorie consecutive dei nerazzurri: niente male, se paragonato ai disastri della scorsa stagione.
Benitez
L’ultima delle italiane a scendere in campo è anche la squadra che vive il periodo di maggiore difficoltà. In un San Paolo più freddo e critico del solito il Napoli affronta lo Sparta Praga, eppure gli occhi di tutti non sono puntati sui 22 in campo, bensì su Rafa Benitez.
Il tecnico spagnolo, al centro delle polemiche per la condotta delle ultime due settimane, ha solo un risultato a disposizione: vincere, per allontanare lo spauracchio dell’esonero e riportare un po’ di sereno a CastelVolturno.
L’inizio di partita però non è dei migliori: dopo 14 minuti Husbauer gela Rafael e tutto il San Paolo.
I più pessimisti si aspettano il tracollo definitivo, ma nel momento di crisi più acuta i partenopei trovano la forza per rialzarsi.
Il rigore trasformato da Higuain concede nuova linfa per la rimonta, i due gol di Mertens fissano il risultato sul 3-1 e fanno tornare il sorriso a tifosi, squadra e società.
Sei partite: cinque partite e un buon pareggio. Il cammino delle italiane in Europa non poteva cominciare in maniera migliore.