Vendola furioso:”Jobs Act è una porcheria, una cosa di estrema destra”

Pubblicato il 19 Settembre 2014 alle 12:20 Autore: Giuseppe Spadaro

Jobs Act e articolo 18. Tanti gli interventi collegati alle proposte del Governo sul tema lavoro. Questa volta ne parla il leader di Sinistra Ecologia e Libertà Nichi Vendola: “Diciamo che siamo di fronte a una deriva orwelliana. Si prova ad adoperare un vocabolario suadente per nascondere autentiche porcherie. Il Jobs Act è una cosa di estrema destra, contempla la precarizzazione generalizzata del mercato del lavoro, è il contrario di quello che bisognerebbe fare”. Cosiì il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, a margine di un convegno in corso presso la sede della Regione Lazio, commentando la decisione di Sel di abbandonare la Commissione Lavoro del Senato in segno di protesta prima del voto sull’emendamento del governo che introduce il contratto a tutele crescenti, nell’ambito della riforma dell’articolo 18.

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Secondo Vendola “si esce dalla crisi dando più reddito e più tutele al mondo del lavoro e immaginando di lottare per un mondo in cui il lavoro formato permanentemente, versatile, è un lavoro ricco. Invece – ha concluso – siamo ancora a sentire le sirene del FMI, di questa simpatica banda che ieri ha suonato nel suo concertino una cosa che avevamo già sentito: che non basta la spending review, non basta tagliare di 20 miliardi di euro sanità e non so quanti settori del welfare: bisogna intervenire sulle pensioni. Ma guarda, non ci avevano ancora pensato…”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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