Napoli in crisi profonda: addio a Benitez?

Pubblicato il 22 Settembre 2014 alle 11:46 Autore: Michele Palmiero

La vittoria in Europa League contro lo Sparta Praga sembrava aver riportato il sereno a Napoli.
Il rigore di Higuain e la doppietta di Mertens avevano avuto il merito di scacciare gli incubi di un mercato negativo e di un cocentissima eliminazione dalla Champions League.
Il sereno però è durato ben poco: ad Udine i partenopei offrono una delle peggiori prestazioni di questo inizio di stagione e vengono puniti dalla rete di Danilo.
Ciò che stupisce di questo Napoli non è tanto l’aver perso in un campo ostico come quello friulano quanto l’atteggiamento messo in campo e la confusione mostrata per tutti i 90 minuti.
Sorprendendo un po’ tutti Benitez sceglie di lasciare in panchina il febbricitante Inler, Mertens, Callejon e Hamsik.
Il duo davanti alla difesa, formato da Gargano e dal neo arrivato Lopez, garantisce tanti muscoli ma pochissima visione di gioco e il trio dietro Higuain non è degno di una squadra che ambisce a vincere il campionato: Zuniga, Michu e Insigne non inventano, non supportano la punta, non sono utili in difesa. Semplicemente inguardabili.
Higuain
L’ingresso di Callejon e Mertens svegliano i partenopei ma non basta: l’ errore di Koulibaly offre a Danilo un’occasione impossibile da sprecare, le sviste difensive condannano ancora una volta gli uomini di Benitez.
Il triplice fischio finale è musica per le orecchie dei tifosi dell’Udinese e rumore assordante per gli azzurri.
Higuain, isolato per gran parte della partita, si infuria con se stesso e con il mondo intero, Benitez nasconde a stento la delusione, la rabbia del Presidente De Laurentiis è silenziosa ma implacabile.
L’impressione che in questo Napoli qualcosa si sia rotto diventa ormai una certezza: la squadra che vinceva, si divertiva e faceva divertire ora non sorride più.
La forma fisica appare seriamente deficitaria, il gioco latita e la difesa (spesso mal protetta dal centrocampo) commette errori da cartellino rosso. I tanti impegni ravvicinati possono giustificare un minimo di turn over, ma i massicci cambi di Benitez sono difficili da spiegare: come può, una squadra chiamata a riscattare un inizio di stagione difficilissimo, presentarsi ad Udine senza tre dei giocatori più importanti?
Hamsik e Insigne
L’involuzione di Hamsik e Insigne, che specialmente nel primo ha radice nella scorsa stagione, non accenna ad arrestarsi e anche Gonzalo Higuain appare sempre più nervoso e sfiduciato.
La pazienza dei tifosi presto giungerà al termine: il match infrasettimanale contro il Palermo potrebbe essere la famigerata “ultima spiaggia” per Rafa Benitez, bersagliato da ogni parte eppure incapace di reagire sul campo.