Vice e l’inglese “maccheronico” di Renzi

Pubblicato il 26 Settembre 2014 alle 14:44 Autore: Francesco Di Matteo
matteo renzi

Negli ultimi giorni il Premier Matteo Renzi si è recato in viaggio negli Stati Uniti. Negli States ha avuto incontri con i cervelli in fuga italiani in america, ha parlato con Google e Yahoo, oltre ad altri giganti dell’economia americana. Gli incontri hanno avuto tutti un sostanziale riscontro positivo tranne, come fa notare VICE, l’incontro al Council on Foreign Relations.

inglese di renzi vice

Vice, nota rivista d’attualità, ha preso in giro il premier Renzi, con la sua rinomata ironia, per il suo livello di inglese, già al centro delle polemiche in occasione del Digital Venice. “In quell’ormai famoso discorso, Renzi è riuscito a guadagnarsi un posto d’onore nell’olimpo dei politici italiani che parlano un inglese di merda; non tanto per la qualità del suo inglese — imbarazzante, ma comunque migliore di quella di molti altri politici — quanto per il fatto che mentre i suoi colleghi si sono sempre limitati a pronunciare singole frasi in lingue a loro semi-sconosciute, lui è andato avanti per mezz’ora” si legge sulle pagine di Vice.

L’articolo prosegue con una letteraria traduzione del discorso di Renzi, ben fornito di strafalcioni e frasi senza senso, per l’ilarità dei redattori della rivista e per il sicuro divertimento del pubblico presente all’incontro.

Durante il discorso Renzi cerca di spiegare alla platea tutte i pregi dell’Italia e l’idea di Paese che lui sta cercando di attuare. Renzi parla, cerca di parlare dell’economia italiana, spiegando che l’Italia ha notoriamente personaggi di grande intelletto ma mancanza di risorse economiche, citando la famosa storia di Antonio Meucci e Bell per l’invenzione del primo telefono. Parla anche della riforma elettorale, denunciando l’assenza di un vincitore sicuro dopo la consultazione.

Durante il discorso, però, spesso e volentieri si alzano risatine dal pubblico, e non è chiaro se è per il pessimo livello di inglese del premier o per l’ironia, che di certo non manca, dello stesso.

Francesco Di Matteo

L'autore: Francesco Di Matteo

Napoletano classe '92. Laureato in Scienze Politiche e delle relazioni internazionali alla Federico II di Napoli nel 2014, è appassionato di giornalismo e in particolare di politica, di analisi politica e di Scienza Politica, in generale. Tesserato a Libera, in passato ha ricoperto la carica di Coordinatore Regionale a livello giovanile nell'Italia dei Valori (2012). Cofondatore dell'associazione Agorà - Lavoro, Partecipazione e Libertà. Attualmente collabora anche con "Il Roma" ed è co-fondatore della testata indipendente "Libero Pensiero".
Tutti gli articoli di Francesco Di Matteo →