Renzi contestato a Ferrara: “I sindacati devono cambiare”

Pubblicato il 3 Ottobre 2014 alle 18:12 Autore: Andrea Turco

Una contestazione in piena regola, con tanto di cartelli, fischietti e lanci di uova sul palco. E’ in questo clima incandescente che il premier Matteo Renzi ha fatto il suo esordio al Festival di Internazionale di Ferrara. E la replica ai manifestanti non poteva che essere in perfetto stile renziano. Con ironia: “A chi non ha altri argomenti che le uova noi continuiamo a rispondere con un sorriso”.

Dopo la replica Renzi si è dedicato al tanto chiaccherato “limite del 3%”. L’Italia lo sforerà come ha fatto la Francia o rispetterà i “compiti a casa” imposti dalla Bce. La risposta è sì, il nostro Paese continuerà sulla linea del rigore. “Nel ’92 non c’erano un sacco di cose, compreso Internet, e i telefonini, che erano delle bestie gigantesche, erano appena arrivati. I parametri di Maastricht del 3% risalgono a quel periodo che era proprio un altro mondo. Ora, sostenere che quello non sia più un parametro attuale mi sembra giusto. Se potessi intervistare io i giornalisti del FT anche loro lo direbbero. Ma io voglio rispettare questo parametro perchè vogliamo essere credibili“. “Io – aggiunge il premier – sto cercando di raccontare una trama possibile per far sì che gli italiani e gli investitori tornino a crederci. Riuscire a mantenere la parola data è importante. Con Padoan abbiamo deciso di avere un atteggiamento di serietà, vogliamo dimostrare che l’Italia ce la fa con il 3% perchè ha tutto per poter tornare a crescere e deve tornare a crescere”.

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Renzi ha poi parlato dell’appuntamento di settimana prossima con i sindacati. “Martedì prossimo incontro i sindacati. Mi permettete di dire che anche i sindacati debbano cambiare e non solo i partiti? Perchè un ragazzo di 35 anni non avverte il bisogno di andare al sindacato? Non è pensabile che il sindacato in questi anni non abbia avuto colpe”. Poi rivolge una stoccata alla sinistra dem che si riunirà domani. “La sinistra è quella che cambia, dando più diritti alle persone finora dimenticate. Quando la sinistra insegue i fantasmi di una certa cultura ‘radical chic’ è condannata a perdere le elezioni”. E sulla perdita di iscritti il premier fa spalluce rivendicando il risultato delle Europee.  “Mamma mia…con questa segretaria abbiamo perso iscritti” vorrei dire che “vorrei semplicemente far notare che il Pd ha preso 40,8%, 16 punti in più delle ultimi elezioni”.

L’INTERVISTA ALLA CNN – “Sono assolutamente convinto che il 3% sia il parametro del passato. Ma io ho un problema: l’Italia è un paese in cui abbiamo perso credibilità perché non abbiamo rispettato il parametro in passato. Così la posizione dell’Italia è chiara: noi rispettiamo il 3%“, ha detto il premier Matteo Renzi in un’intervista alla Cnn. “Ovviamente – ha continuato – se il presidente Hollande decide per la Francia che è importante aggirare il rispetto della soglia del 3%, nessuno può dire a Hollande o al premier Valls: questo non è corretto”. “L’Europa è una comunità di destini, di valori, è un luogo per il futuro e la libertà. Io preferisco la Francia di Hollande e Valls al 4,4% a quella di Marine Le Pen”.

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Le parole di Renzi hanno scatenato l’ironia del segretario della Lega Nord, Matteo Salvini: “Renzi 1 oggi dice: ‘Il vincolo europeo del 3% è antiquato. Renzi 2 oggi dice: ‘Rispetteremo il vincolo europeo del 3%’. Euro-Satana, esci dal corpo di quel ragazzo!”.

L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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