Nomine, Mucchetti “Su Eni doppiezza togliattiana”

Pubblicato il 15 Aprile 2014 alle 09:46 Autore: Giuseppe Spadaro

Il commento di Massimo Mucchetti, già giornalista al Corriere, oggi senatore del Pd sulle nomine dei manager pubblici del Governo Renzi.

“Governo promosso con qualche riserva” nelle nomine per le società pubbliche il presidente della commissione Industria del Senato, Massimo Mucchetti (Pd), legge un “risultato importante” ma ha anche il “dubbio di una qualche doppiezza togliattiana. Descalzi all’Eni – spiega in un’intervista al Corriere della Sera – sembra segnare una continuità. Sembra. Il rinnovamento è nelle mani del presidente Marcegaglia. Forza Emma, fatti dare il riporto dell’audit negato al tuo predecessore Giuseppe Recchi”. La responsabilità sulll’audit “serve ad aprire i cassetti. Per esempio quelli della sede di Mosca” osserva Mucchetti. “Il rinnovamento sarà totale solo se Descalzi non li vorrà tenere chiusi. E se correggerà la strategia scaroniana basata sulla finanza come si vede dai conti degli ultimi anni”.

mucchetti massimo

Tra le altre nomine, “Starace è una scelta che promette una svolta rispetto alla gestione uscente. Ma perché non confermare il presidente Paolo Andrea Colombo che all’Enel ha fatto buona governance e prima, da consigliere Eni, aveva fermato affari equivoci con la Russia di Putin?”, si chiede Mucchetti, che avrebbe “salvato uno o due meritevoli per evitare il sospetto di spoils system”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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