Juventus-Roma: l’appello inascoltato di Tavecchio e la richiesta alla Fifa

Pubblicato il 6 Ottobre 2014 alle 22:08 Autore: Stefano Merlino
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A spegnere le polemiche, o almeno a provarci, ci pensa Carlo Tavecchio, il boss della Federcalcio, la massima istituzione del calcio italiano. Il suo è un intervento pacato,dai contenuti interessanti e doveroso dopo il putiferio mediatico che si  è creato per i fattacci avvenuti durante l’incontro tra Juventus e Roma. Le sue parole faranno gioire i sostenitori di quella ultratrentennale battaglia per la moviola in campo, anche se passerà un bel po’ di tempo prima di vedere le televisioni a bordo campo.

CI RISIAMO – Sono passate ventiquattro ore dagli episodi di Torino che hanno fatto gridare allo scandalo mezza Italia, con tanto di interrogazioni parlamentari e richiesta di intervento della Consob. In ogni casa, bar e ufficio si parla ( e si parlerà anche per i prossimi giorni e settimane ) soltanto dell’arbitraggio di Tommaso Rocchi e delle presunte sviste che avrebbero danneggiato la Roma, consegnando già alla sesta giornata lo Scudetto alla Juve. Il clima è da guerra civile dopo appena cinque giornate di calma piatta in tutti gli stadi di Serie A.

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PAROLA A TAVECCHIO – Rilasciare dichiarazioni a caldo, avrebbe aggravato una situazione già emergenziale e per la quale si richiede addirittura l’intervento dell’Europa. ‘Lasciamoli sfogare, in santa pace’: è stato questo il Tavecchio-pensiero subito dopo il triplice fischio dell’arbitro fiorentino, che però interviene quest’oggi da presidente della FIGC. Ecco il suo disperato appello: “La nostra classe arbitrale è la migliore al mondo, basta prendersela con loro, basta polemiche, gli arbitri sono esseri umani e possono come tutti, allenatori e giocatori, commettere errori, talvolta grossolani”. Infine, l’invito rivolto alla Fifa “di intervenire al più presto per quanto riguarda l’introduzione della tecnologia in determinate occasioni”.

L'autore: Stefano Merlino

Sono nato nel 1987 e da sempre mi piace scrivere. stefano.merlino@termometropolitico.it (Twitter: @stefano_mago)
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