Per Datamedia il consenso al PD rimane altissimo, oltre il 40%

Pubblicato il 8 Ottobre 2014 alle 10:17 Autore: Gianni Balduzzi

Non cala secondo Datamedia l’appoggio degli italiani verso Matteo Renzi ed il PD. Nella rilevazione settimanale per il Tempo l’istituto di sondaggi ha indagato la forza dei partiti e, novità, la popolarità di Diego Della Valle, recentemente ritornato agli onori della cronaca per le sue esternazioni in politica ed economia

Tra le forze politiche pochi i cambiamenti da una settimana all’altra, nell’ordine dello 0,2%, così il PD non sembra risentire delle polemiche sul Jobs Act, anzi forse se ne rafforza e rimane sul 40,4%, in aumento dello 0,3%. La fiducia in Renzi del resto è sempre sul 51%, un consenso altissimo per un premier in carica.

A lunghissima distanza rimane il M5S sotto il 20% nonostante il piccolo progresso dello 0,2%.

A centrodestra Forza Italia prosegue nella sua crisi, rimanendo intorno al 13,5%, su valori bassissimi rispetto alla sua storia, soprattutto considerando che la Lega Nord è arrivata e permane all’8%, la percentuale raggiunta solo nelle elezioni migliori, e che fa pensare come molto probabilmente al Nord sia il primo partito di centrodestra.

Fratelli d’Italia ben posizionati a un soffio dal 4%, al 3,8%, un risultato di tutto rispetto che premia il partito della Meloni, supera la somma dei consensi di NCD (2,2%) e UDC (1,2%) che salgono, anche se di poco

SEL segna un progresso anche per Datamedia oltre che per gli altri sondaggi, dello 0,3% al 2,8%. Ben lungi dallo scomparire come vaticinato in seguito alla fuoriuscita verso il PD di alcuni parlamentari, si avvantaggia probabilmente dello scontento a sinistra verso la riforma del lavoro.

Scelta Civica ferma allo 0,4% , sempre altissima la quota degli “Altri“, al 8,1%, seppur in netto calo, non è dato di sapere chi vi sia incluso.

Infine sorprendentemente positiva l’opinione degli italiani verso Diego Della Valle, conosciuto dal 3/4 della popolazione e stimato dal 58%, ma soprattutto è degno di nota il dato secondo cui il 4% lo voterebbe certamente in caso di sua discesa in politica, e il 12% probabilmente. Sarà un fuoco di paglia o qualcosa di più concreto?

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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