Clamoroso FIFA: al via la sperimentazione per la moviola in campo

Pubblicato il 8 Ottobre 2014 alle 15:55 Autore: Lorenzo Stella

Nessuna gara, forse, ha avuto così tante polemiche sull’arbitraggio come la sfida fra Juventus e Roma andata in onda domenica nell’orario in cui i torinesi sono solitamente impegnati con l’aperitivo.

Le dichiarazioni, talvolta pesanti, di personaggi di rilievo internazionale quali Nedved, Bonucci, Conte e lo stesso presidente federale Tavecchio hanno agito da cassa di risonanza e così le polemiche sono arrivate sino alle orecchie di FIFA e UEFA. Non che gli alti organi del calcio diano troppo peso a questi contorni calcistici squisitamente italiani, anzi inorridiscono di fronte ad alcuni eventi, ma sembra che qualcosa si stia muovendo nell’ambito del controverso argomento della moviola in campo.

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Le motivazioni che hanno spinto Blatter ad accantonare la sua morbosa diffidenza verso la tecnologia risalgono ai tempi del mondiale sudafricano: le numerose sviste arbitrali avvenute durante la competizione hanno, di fatto, schiuso la mente del longevo presidente della FIFA, prossimo al quinto mandato consecutivo. Nel 2014 finisce ufficialmente l’epoca delle discussioni derivate dalle reti fantasma grazie all’esordio della “Goal Line” adoperata durante il mondiale tenutosi in Brasile. Altro elemento fondamentale è stato il susseguirsi di modifiche al regolamento del fuorigioco, ad oggi ridotto a pura formalità.

La prossima stagione, o più verosimilmente fra due anni, potremmo dire addio anche ai casi arbitrali più controversi: dalla FIFA è infatti arrivato ufficialmente il via libera alla sperimentazione della moviola in campo. Le squadre potranno richiedere l’uso della moviola in campo, che verrà chiamata “challenge”, al massimo 2/3 volte in un solo incontro e potrà essere applicata a qualsiasi situazione.

Le polemiche su Juventus – Roma, anche dopo la recente smorzatura di Pallotta, sono destinate ad esaurirsi entro breve. Chissà, forse un giorno tutte queste polemiche saranno soltanto un vago ricordo oppure i tifosi riusciranno a trovare il modo di discutere ugualmente riguardo ad una partita?

L'autore: Lorenzo Stella

Nato a Carmagnola (TO) il 3 ottobre del 1992, studio presso l'Università degli studi di Torino, corso di laurea in Scienze politiche e sociali. Scrivere è, da sempre, la mia più grande passione e, dopo aver scritto per alcune testate sportive locali, ho iniziato a scrivere per la testata on-line Termometro Politico nel maggio del 2013. Da febbraio del 2014 ricopro il ruolo di Vice-caporedattore della sezione sportiva di Termometro Politico.
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