Balotelli: “Non merito la Nazionale. Prandelli non è un vero uomo”

Pubblicato il 16 Ottobre 2014 alle 18:17 Autore: Lorenzo Stella
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Principale indiziato e colpevole, secondo molti, della debacle azzurra in Brasile, Mario Balotelli non è ancora riuscito a riscattarsi nonostante la fuga – che sa di esilio autoimposto – in quel di Liverpool. La voce “reti segnati in campionato” recita un desolante zero, ma SuperMario si aggrappa a quell’unica segnatura in Champions League per immaginare un futuro migliore. Balotelli si sfoga sulle colonne del magazine d’oltremanica “Sport” e tocca gli argomenti più disparati: dal mondiale al rapporto con Prandelli, dal confronto Pirlo – Gerrard alla sua nuova avventura con la maglia dei Reds.

Si inizia a parlare di Cesare Prandelli: un altro italiano all’estero che, per ora, ha deluso: “Gli uomini veri si parlano in faccia – sbotta Balotelli -. Penso di avere avuto due, al massimo tre, occasioni in tutto il torneo. Tutti sanno che ho segnato contro l’Inghilterra ma non avrei potuto fare molto di più. Anche Prandelli ha parlato male di me. Non mi aspettavo che lo facesse davanti ai giornalisti. E non ho risposto perché non ha senso. Penso che gli uomini veri, se hanno qualcosa da dirsi, se lo dicono in faccia. Io sono una persona diretta”.

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Dal rapporto con l’ex C.T. alle opinioni sul nuovo, Antonio Conte, e alle mancate convocazioni: “Lo capisco perché non sono in Nazionale. Io non ho segnato mentre altri come Pellè sì, per cui loro meritano di esserci ma amo l’Italia e nessuno potrà mai dire nulla su questo, l’amerò sempre per quanto, a essere sinceri, mi è dispiaciuto per quello che è stato detto su di me, per essere diventato il colpevole del fallimento al Mondiale”.

Lasciandosi alle spalle l’azzurro, Mario racconta il suo impatto positivo al Liverpool: “Ai tifosi del Liverpool piaccio anche se so che sono un po’ delusi perché non segno. Ma apprezzano il lavoro che faccio. So di aver segnato in Champions ma non ancora in Premier e questo è il mio primo obiettivo. Ma sono tranquillo, spero che i gol arriveranno presto e magari i giornali si concentreranno di più sul mio calcio che non su altre stupidaggini. Devo essere più presente in area ma è qualcosa su cui sto lavorando. Il modulo? Se fosse per me, giocherei a due punte ma Brendan mi chiede di fare l’attaccante più avanzato. Possiamo finire fra le prime quattro ma voglio allenarmi per vincere il titolo. Nessuno è qui per provarci e perdere, tutti giocano per vincere”.

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L’intervistatore, per concludere, chiede a Mario di fare la classifica dei migliori giocatori che ha avuto come compagni, ecco il Balo – pensiero: “I tre compagni di squadra più forti che ho avuto sono Ibrahimovic, Figo e Pirlo. Andrea è fantastico, va migliorando col passare degli anni. Anche Gerrard è un calciatore incredibile, penso sia allo stesso livello di Pirlo: visione di gioco, tecnica, forza, può fare tutto, sarà davvero dura trovare un altro come lui in futuro”

L'autore: Lorenzo Stella

Nato a Carmagnola (TO) il 3 ottobre del 1992, studio presso l'Università degli studi di Torino, corso di laurea in Scienze politiche e sociali. Scrivere è, da sempre, la mia più grande passione e, dopo aver scritto per alcune testate sportive locali, ho iniziato a scrivere per la testata on-line Termometro Politico nel maggio del 2013. Da febbraio del 2014 ricopro il ruolo di Vice-caporedattore della sezione sportiva di Termometro Politico.
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