Matera si gode la vittoria: Capitale europea della Cultura 2019

Pubblicato il 18 Ottobre 2014 alle 13:56 Autore: Giuseppe Spadaro
matera capitale europea della cultura 2019

Matera capitale della cultura europea 2019: ieri l’ufficializzazione dell’importante vittoria. Matera ha battuto la concorrenza delle altre cinque città finaliste: Lecce, Ravenna, Siena, Cagliari e Perugia.

VERRI: “I COMMISSARI HANNO CREDUTO NEL SUD – “Dedichiamo questa vittoria a tutta l’Italia: i commissari hanno creduto in un sud che può far ripartire l’Europa dal basso, tutti insieme”. Così Paolo Verri, il direttore di Matera 2019, che è intervenuto a Caterpillar, il programma di Rai Radio2 condotto da Massimo Cirri e Sara Zambotti, a pochi minuti dalla proclamazione di Matera a Capitale della Cultura 2019. Verri ha aspettato il verdetto della Commissione in una piazza gremita di cittadini. E’ vero – hanno chiesto i conduttori – che la festa in piazza nell’attesa della proclamazione è stata ribattezzata Comunque vada Party? “E’ vero, perché comunque per noi non c’è nessun perdente in questa scelta della commissione: inviteremo qui tutti i sindaci delle città escluse per scrivere tutti insieme un progetto comune che costituisca per tutti un’opportunità in vista del 2019“. Quali saranno, ora, le tappe da affrontare per Matera? “Per prima cosa intanto ci ubriacheremo – ha scherzato Verri – ma la seconda cosa sarà di lavorare da subito per formarci, perché dobbiamo diventare tutti molto più bravi per affrontare questa sfida”.

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PITTELLA: “VINCE MATERA, STRAVINCE BASILICATA” – “Vince Matera. Stravince la Basilicata” sono le prime parole di Marcello Pittella, presidente della Regione Basilicata dopo la vittoria di Matera. “Avverto sulla mia pelle i brividi di una intera regione che esulta di gioia. Ho poche parole per descrivere l’emozione di questi primi minuti di festa collettiva. Abbiamo testardamente perseguito e conquistato un obiettivo che sembrava superiore alle nostre forze, proiettandoci in una dimensione europea che consentirà alla Città dei Sassi di essere Capitale della Cultura Europea nel 2019”. “In quel ruolo, ne sono certo, Matera – continua Pittella – si troverà a proprio agio e rappresenterà degnamente il nostro Paese, così come peraltro avrebbero fatto le altre cinque, bellissime, città italiane entrate nella short list finale e alle quali va il mio sentito ringraziamento per averci accompagnato in questa sfida esaltante. In fondo, sapevamo, sin dal primo momento, di potercela fare. Perché la bellezza millenaria di Matera è qui, sotto gli occhi di tutti. E chiunque, dal turista affamato di novità al visitatore casuale e distratto, non può che restare affascinato dinanzi alla bellezza architettonica dei Sassi e alla forza ammaliante dei suoi antichi rioni. Ora che il sogno si è avverato, comincia la vera partita: quella che dovrà fare di Matera un punto di riferimento forte della Cultura Europea già a partire da domani e comunque prima ancora di brindare al capodanno 2019. Anche qui, sono certo che l’unità dei lucani saprà fare da sprone all’intera classe dirigente di Basilicata perché le cose che abbiamo detto di voler fare si facciano veramente. E io sono certo che gli impegni assunti saranno mantenuti”.

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LA DELUSIONE DEGLI SCONFITTI – Un laconico “grazie. Cagliari continua”. Il sindaco di Cagliari Massimo Zedda affida a Facebook il commento sulla bocciatura di Cagliari a Capitale europea della cultura 2019. Zedda fa “i complimenti a Matera e alle altre città finaliste, l’impegno di Cagliari-Sardegna 2019 è quello di continuare”. Un pizzico di polemica da parte di Bruno Valentini, sindaco di Siena: “C’era una corrente d’opinione favorevole al fatto che dovesse vincere una città del Sud, noi eravamo degli outsider. Però la delusione c’è. Noi aveva l’orgoglio di cosa è Siena e di cosa poteva essere”. Rammarico anche per Fabrizio Matteucci, sindaco di Ravenna: “Inutile girarci intorno, dirlo è compito mio: prevale la delusione per aver mancato l’obbiettivo di un soffio. Ma possiamo essere sereni perché abbiamo fatto il nostro dovere. Il progetto ci ha fatto arrivare nella rosa delle finaliste: un successo”. Per Perugia-Assisi parla sia Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria: “Il lavoro svolto per la candidatura di Perugia a capitale europea della cultura resta un lavoro prezioso e rappresenta un patrimonio di idee, studi e progetti cui non rinunceremo. Rivolgo un augurio sincero alla città di Matera”. Delusione mitigata dalla vicinanza geografica invece per Lecce, la città sconfitta nel derby meridionale. Parole dolci da Nichi Vendola, Governatore della Puglia, che ringrazia Lecce – “Voglio abbracciare tutta la comunità salentina per il lavoro straordinario che è stato fatto” – e si complimenta con Matera, “uno dei luoghi più incantevoli del Sud, sicuramente simbolo della capacità di passare dalla stagione della vergogna alla stagione dell’orgoglio, così come ha detto il sindaco. Quel Sud che ha saputo mettersi in piedi, dare valore alle proprie pietre, alle proprie storie, ai propri colori, ai propri sapori”. Il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, ammette: “Matera ha meritato, il progetto era valido come il nostro, evidentemente sono stati più convincenti di noi. A noi non è mancato niente, forse dovevamo partire prima”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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