Gutgeld: decontribuzione e 850 mila posti di lavoro

Pubblicato il 20 Ottobre 2014 alle 12:29 Autore: Daniele Errera
yoram gutgeld

Tasi, Tari, Imu, Ici e via via dicendo. Basta con tutte queste sigle. In prospettiva futura, il Governo Renzi sembra intenzionato a semplificare il sistema fiscale e partire dalla tassa sulla casa è il principio cardine, anche per il notevole numero di famiglie nostrane proprietarie di case. Solo in un secondo momento ci si dirigerà verso la questione delle Partite Iva, sempre di più utilizzate dai datori di lavoro come contratto (a posto di altri, ben più remunerati) per le nuove generazioni. A parlare è Yoram Gutgeld, consigliere economico di Matteo Renzi, in un’intervista concessa al Corriere della Sera. Promettendo una “sacrosanta” semplificazione delle tasse locali, assicurando che “l’impegno per la tassa unica verrà realizzato nei prossimi due mesi. Vedrete che lo faremo”. E, collegato a questo, Gutgeld sostiene che a breve partirà un’operazione di trasparenza “mettendo online le spese di Regioni, Comuni e Province, in modo che tutti i cittadini possano confrontare e vedere se più tasse corrispondono a più servizi o coprono una gestione inefficiente”.

DECONTRIBUZIONE

Poi si passa alla decontribuzione (disposizione legislativa che stabilisce una riduzione dell’importo dei contributi previdenziali e assistenziali relativi alle retribuzioni dei lavoratori, secondo il dizionario Treccani): Gutgeld vuole un progressivo abbattimento del cuneo fiscale. Lo rende appetibile grazie ad alcuni slogan del tipo: “in media i contributi che non si dovranno pagare valgono 2.200 euro circa ad assunzione”. Non poco, certo. Continua: “stimiamo che la retribuzione media lorda sulle assunzioni a tempo indeterminato che potranno godere dell’agevolazione sia di 14.500 euro lordi all’anno. Bisogna infatti considerare che molti sono a part time, quindi con uno stipendio più basso. Su questi 14.500 euro l’azienda non dovrà pagare circa il 31% di contributi, sommando il 24% dovuto all’Inps e i restanti oneri sociali, Inail esclusa. Si tratta quindi di 4.500 euro di sconto su base annua. Ma non tutte le assunzioni partono il primo gennaio, bensì avvengono nel corso dell’anno. Ci sono quindi aziende che avranno lo sgravio per 12 mesi, altre per 8 altre per 2 e così via. Ipotizzando uno sconto medio di 2.200 euro, possiamo concludere che con 1,9 miliardi possiamo incentivare 850 mila assunzioni”.

padoan

GUTGELD E I TAGLI

Li aveva annunciati Padoan ieri, presso la trasmissione televisiva “In ½ ora”. Numeri forti. Ma per fare quadrare i conti, come ovvio che sia, vi è bisogno di un buon numero di tagli alla spesa: “noi crediamo – sostiene Gutgeld – che questi tagli per gli enti locali siano assolutamente raggiungibili. Per i Comuni c’è la quasi totale cancellazione dei vincoli del patto di Stabilità. Quelli virtuosi potranno spendere per investimenti 3 miliardi in più. Per le Regioni il taglio reale è di 2 miliardi. Dicono 4 perché si aspettavano un aumento dei trasferimenti di 2 miliardi. Basta una più oculata gestione per centrare obiettivi”.

PARTITE IVA

L’intervista si conclude sulle Partite Iva. Promettendo “nessuna penalizzazione, bensì clausola di salvaguardia”, Gutgeld aggiunge – concludendo – la presenza di un “sostanziale dimezzamento degli acconti Inps. In tutto stanziamo 800 milioni che saliranno a un miliardo negli anni successivi. E queste persone non avranno più bisogno del commercialista. Tuttavia, siamo aperti a miglioramenti della norma nella discussione parlamentare”.

Daniele Errera

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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