Sondaggio Gallup: americani sempre favorevoli alla pena di morte

Pubblicato il 24 Ottobre 2014 alle 10:18 Autore: Gianni Balduzzi

La pena di morte è una delle caratteristiche che più divide da sempre l’Europa dagli USA: un prerequisito fondamentale per entrare nella UE è proprio la sua abolizione, mentre negli USA è in vigore ed applicata nella maggior parte degli stati.

Le polemiche che in tutto il mondo hanno sempre accompagnato questa sorta di anomalia nel’Occidente, ovvero il fatto che gli USA siano praticamente l’unico Paese avanzato ad avere ancora la pena capitale, si sono riverberate anche negli USA con campagne per la sua abolizione, così come era avvenuto per un breve periodo negli anni ’70. In effetti rispetto a 20 anni fa ora il sostegno alla pena di morte appare minore, anche se sempre decisamente maggioritario, come testimonia il sondaggio della Gallup:

pena di morte USA

Vi è un calo dal picco del 1994, gli anni del sindaco sceriffo Giuliani e della rivoluzione conservatrice di Gingrich, qundo si veniva da dei tragici anni ’70 e ’80 per la criminalità soprattutto nelle grandi città. Negli anni 2000 poi un forte movimento progressista, che sfocerà nell’elezione di Obama, tornerà vivo, anche senza rinverdire i fasti degli anni ’60, quelli in cui per la prima e ultima volta si raggiunse un consenso all’abolizione della pena di morte in un sondaggo.

Questi cambiamenti di opinione, tuttavia, sono accaduti soprattutto all’interno del campo democratico ed indipendente, mentre i repubblicani rimangono arroccati sulle proprie convinzioni, cme mostra la seguente domanda del sondaggio:

pena di morte partiti

Se 20 anni fa il favore per la pena di morte era trasversale, ora costituisce un grosso motivo di divisione tra repubblicani e democratici, e simbolo di quella polarizzazione che avanza sempre di più in USA. Tra i democratici il calo dei favorevoli è stato del 26% contro il 9% tra i repubblicani. Gli indipendenti stanno esattamente nel mezzo. Questo lascia pensare che almeno a livello geografico qualcosa potrebbe cambiare, nel numero delgi stati abolizionisti, già ora non a caso soprattutto democratici.

E’ vero che è in gran parte un tema ideologico, di moralità molto caro agli evangelici che supportano il “dente per dente”, ma pragmaticamente quando viene offerta un’alternativa valida, le opinioni paiono mutare. Gallup ha chiesto in un altro sondaggio se gli americani sarebbero favorevoli a sostituire la pena capitale con un ergastolo senza possibilità di uscita, nè per buona condotta o per qualsiasi altro motivo ora previsto:

pena di morte ergastolo sondaggio gallup americani

Qui la differenza si fa minore, il 5%, contro il 30% del 1994, e nel 2006 l’ergastolo era addirittura maggioritario. Non è solo la punizione del colpevole che cercano gli americani, quindi, ma anche la sicurezza. Non a caso così come il sostegno alla pena di morte tocca i suoi minimi da 35 anni, anche la motivazione principe, il “dente per dente”, è in netto calo:

motivazioni pena di morte

Dal 50% questa motivazione passa al 35%, il blocco ideologico che ha dominato o pesantemente influenzato gli USA per decenni, quello dei conservatori di estrazione protestante, si sta scalfendo in modo lento ma costante.

 

 

 

Per commentare su questo argomento clicca qui!

L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
Tutti gli articoli di Gianni Balduzzi →