Brasile oggi al ballottaggio: Neves sfida Rousseff

Pubblicato il 26 Ottobre 2014 alle 09:01 Autore: Antonio Scafati

Dopo settimane di campagna elettorale, qualche colpo di scena, sondaggi smentiti  e tante accuse, le elezioni presidenziali in Brasile sono arrivate all’atto finale, il ballottaggio: 142 milioni di elettori sono chiamati alle urne per scegliere se rimanere sulla strada degli ultimi anni o cambiare direzione. Aécio  Neves sfida l’attuale presidente Dilma Rousseff.

Secondo i sondaggi Ibope e Datafolha, diffusi a poche ore dal ballottaggio, Rousseff ha tra i quattro e i sei punti percentuali di vantaggio sullo sfidante centrista. I sondaggi hanno già sbagliato al primo turno (prevedevano un testa a testa tra Rousseff e Silva) e la forbice tra i due candidati è stretta. Gli indecisi sono numerosi.

Aécio  Neves è nato a Belo Horizonte 54 anni fa. Candidato del Partito della Social Democrazia brasiliana, economista, ex governatore dello stato di Minas Gerais, centrista. La sua idea di Brasile prevede sostegno al welfare ma anche privatizzazioni, una presenza dello Stato più snella nell’economia, gravi fiscali: l’occorrente, sostiene, per rimettere in moto un’economia che non cresce più spaventando la classe media. Può contare sull’appoggio di Marina Silva, terza classificata al primo turno con il 21 per cento dei voti.

Rousseff

Dilma Rousseff

Photo by Ana PeruginiCC BY 2.0

Se tutti gli elettori che hanno scelto Silva si sposteranno su Neves, il candidato del Partito della Social Democrazia brasiliana sarà presidente. Ma è improbabile che vada a finire così. Neves ha comunque incassato il sostegno di alcune facce note. Neymar, attaccante della nazionale brasiliana e del Barcellona, ha detto di appoggiarlo “perché mi identifico con i suoi obiettivi per il Brasile”.

Anche Dilma Rousseff è un’economista e anche lei è nata a Belo Horizonte. Ha passato tre anni in prigione, dove è stata anche torturata: fece parte infatti della resistenza che si oppose alla dittatura nel paese. È stata ministro con Lula, presidente amatissimo in Brasile: fu lui a lanciarla consegnandole il testimone nel 2010, quando gli elettori l’hanno scelta.

Rousseff ha puntato forte sul welfare e sui risultati ottenuti dal Partito dei Lavoratori negli ultimi anni: milioni di cittadini in Brasile sono usciti dalla povertà. Un terzo circa dell’elettorato si appoggia in modo più o meno decisivo ai programmi dello stato sociale: dagli assegni della Borsa Famiglia ai finanziamenti agevolati per le case popolari.

È la prima donna nella storia del paese ad aver raggiunto questi vertici politici e conta di rimanerci. I sondaggi segnalano che negli ultimi giorni Rousseff ha ampliato il vantaggio su Neves guadagnando punti tra le donne, i giovani, gli elettori con livelli di istruzione medio-bassi. Rousseff ha fatto breccia anche nel sud-est, dove Neves al primo turno aveva ottenuto ampi consensi.

Immagine in evidenza: photo by Mike VondranCC BY 2.0

L'autore: Antonio Scafati

Antonio Scafati è nato a Roma nel 1984. Dopo la gavetta presso alcune testate locali è approdato alla redazione Tg di RomaUno tv, la più importante emittente televisiva privata del Lazio, dove è rimasto per due anni e mezzo. Si è occupato per anni di paesi scandinavi: ha firmato articoli su diverse testate tra cui Area, L’Occidentale, Lettera43. È autore di “Rugby per non frequentanti”, guida multimediale edita da Il Menocchio. Ha coordinato la redazione Esteri di TermometroPolitico fino al dicembre 2014. Follow @antonio_scafati
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