Elezioni Ucraina: sei partiti superano lo sbarramento

Pubblicato il 28 Ottobre 2014 alle 13:48 Autore: Guglielmo Sano
elezioni ucraina

Elezioni Ucraina: procede la conta dei voti in Ucraina: scrutinato l’85,13% delle schede elettorali, comunicano dal Comitato Elettorale Centrale. Il Fronte Popolare di Arseniy Yatseniuk si attesta al 22,04%, poco sotto il Bloc del Presidente Petro Poroschenko e del Sindaco di Kiev Vitaly Klitschko al 21,68% delle preferenze. Terzo per numero di voti l’Unione Samopomich del sindaco di Lviv Andriy Sadovy, che ha preso il 10,93%.

Sorprende il Blocco d’opposizione, erede del Partito delle Regioni dell’ex Capo di Stato Viktor Yanukovich, che si attesta al 9,47% delle preferenze. Superano la soglia di sbarramento ma raccolgono un risultato al di sotto delle aspettative il Partito Radicale di Oleg Lyashko, solo al 7,47% a fronte dei sondaggi che lo vedevano oltre il 10%, e Patria di Yulia Tymoschenko che non va oltre il 5,7%.

ELEZIONI UCRAINA, AFFLUENZA – L’affluenza alle urne si è fermata al 52%: è il dato più basso mai riscontrato nella storia dell’Ucraina contemporanea. Abissale è la differenza di partecipazione tra le regioni occidentali e quelle orientali.

Secondo un’infografica realizzata dall’agenzia di stampa russa RIA Novosti, che prende in considerazione il 70,05% delle schede scrutinate, l’affluenza più alta si è registrata nella regione di Lviv, al confine con la Polonia, dove si è recato alle urne il 70% dei votanti. L’affluenza più bassa, invece, è stata registrata nelle regioni di Donetsk e Luhansk, al confine con la Russia, dove rispettivamente sono andati al seggio il 32,87% e il 32,4% degli aventi diritto.

elezioni Ucraina Yatseniuk

Nicolai Petro, docente di Politica Internazionale all’Università del Rhode Island, intervistato sempre da RIA Novosti rileva che “queste elezioni sono state un referendum sugli accordi di Minsk e sulla possibilità di concedere l’indipendenza alle regioni dell’Est”.

Petro, rilevando che i partiti contrari agli accordi – Fronte Popolare, Partito Radicale e Patria – hanno raccolto insieme più di un terzo dei voti, ha ipotizzato che Poroschenkopotrebbe appoggiarsi al Blocco d’opposizione per sostenere il processo di pace”.

Per Maria Dejevsky, editorialista del The Indipendent e del The Guardian, sembra che “i risultati delle elezioni abbiano consegnato un mandato più forte ai partiti che già erano al potere; governare l’Ucraina diventerà più semplice grazie all’allineamento dei diversi rami del potere”.

La stessa Dejevsky ha poi aggiunto: “Poroschenko ha mostrato un atteggiamento più pragmatico verso la Russia diversamente da Yatseniuk, che si è sempre dimostrato ideologicamente ostile nei confronti di Mosca; bisognerà capire in quale misura la linea dura di Yatseniuk rispondeva ai suoi bisogni di propaganda elettorale: se faranno parte della stessa coalizione mi aspetterei che fosse la linea moderata di Poroschenko a prevalere”.

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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