Berlusconi “Da Renzi patrimoniale nascosta”

Pubblicato il 1 Novembre 2014 alle 13:26 Autore: Giuseppe Spadaro
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“Il governo Renzi ha applicato una patrimoniale nascosta ai danni della classe media“.

Ecco l’attacco di Berlusconi a colui che molti considerano il suo alleato occulto cioè il premier Renzi.

Il leader di Forza Italia Berlusconi dialogando con Bruno Vespa per il suo libro ‘Italia voltagabbana. Dalla prima guerra mondiale alla terza repubblica sempre sul carro dei vincitori’ se la prende col Governo.

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“Mentre il premier annuncia una inesistente riduzione delle tasse sulle famiglie è in arrivo proprio sulle famiglie un nuovo aumento della pressione fiscale. Dal nostro ultimo governo le tasse sulla casa sono aumentate di oltre venti miliardi di euro, sono aumentate quelle sul risparmio e sulla previdenza complementare. Inoltre i tagli previsti da Regioni e Comuni causeranno ulteriori aumenti delle aliquote locali e tagli dei servizi. Nessuno ha invece pensato a mettere mano alle municipalizzate, forse perché sono macchine di consenso per il Pd pagate da tutti i cittadini”.

Berlusconi parla anche di riforme e di articolo 18 per ricordare che “tra le promesse la loro realizzazione pratica c’è ancora in mezzo un lungo cammino”

LE CONDIZIONI DI BERLUSCONI PER RESTARE NELL’EURO – Secondo Berlusconi l’Italia può e deve restare nell’euro “a tre condizioni”. IN caso contrario “sarà la realtà stessa della nostra economia che ci costringerà a riprenderci la nostra sovranità monetaria”. Ecco le tre condizioni: “La Bce deve fare la banca centrale e garantire i debiti sovrani degli Stati dell’euro, stampando moneta, se necessario. L’euro deve tornare alla parità col dollaro. La Bce deve immettere nell’economia ingenti quantità di liquidità come hanno fatto e fanno Stati Uniti, Giappone e Cina”. Per Berlusconi “il nostro governo deve assolutamente pretendere e ottenere un cambiamento della politica monetaria dell’Unione europea. E per convincere gli euroburocrati e la Merkel, queste richieste dovranno venire da tutti i Paesi del Mediterraneo insieme. Solo così, ci potrà essere qualche speranza di ottenerle”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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