Pascale: “Ecco come mi sono innamorata di Silvio”

Pubblicato il 4 Novembre 2014 alle 19:22 Autore: Redazione
lite berlusconi pascale

L’ultimo libro di Bruno Vespa contiene particolari inediti anche sul rapporto tra Silvio Berlusconi e Francesca Pascale, anticipati dal settimanale Oggi. In particolare, l’attuale compagna dell’ex premier parla del suo primo incontro con Berlusconi. “Ero ancora una ragazzina quando mi sono messa in testa di conoscerlo”, ha detto. “Ho iniziato ad amarlo in maniera ossessiva. Piano piano cominciai ad avvicinarmi a Forza Italia. Il 5 ottobre 2006 alle 13.50, arrivò la grande occasione. Con altre quattro pazze del club ‘Silvio ci manchi’ eravamo a Roma quando ci dissero che lui aveva una riunione al Duke Hotel dei Parioli. Ci precipitammo lì e arrivò lui: era davvero affascinante. Lo guardai come una deficiente: ‘Presidente’, gli dissi ‘lei è bellissimo’. Lui sorrise: ‘Ti senti bene?’. Alla fine mi avvicinai di nuovo e con sfrontatezza gli chiesi: ‘Da azzurra ad azzurro possiamo darci del tu?’. ‘Sì, certamente’, rispose lui. ‘Questo è il mio numero’, gli dissi allungandogli un pezzetto di carta: ‘Aspetto una tua telefonata, così mi annoto il numero’. E lui: ‘Vai di fretta…’. Qualche giorno dopo, a mezzanotte, squilla il mio cellulare. ‘Pronto, chi sono?’. E io: ‘Dai Lello, non prendermi in giro…. Davvero non mi riconosci?’. Restammo al telefono per due ore filate.

lite berlusconi pascale che avrebbe lasciato arcore

Il tira e molla è andato avanti per molto tempo, fino a due anni. “Finalmente, il 16 dicembre 2012, nella trasmissione di Barbara D’Urso, lui, rispondendo a una inaspettata domanda di Barbara, si lasciò andare e dichiarò pubblicamente: “Francesca è la mia fidanzata, con lei mi sento bene…. Finalmente. Era ora. Da allora sono sempre al suo fianco, lo inseguo, lo assedio, lo controllo, non lo lascio mai. Adesso stiamo cercando una casa a Roma. Vorrei per noi una casa normale, luminosa, moderna e soprattutto separata dall’ufficio. Com’è lui in privato? È tenerissimo, divertente, ironico, instancabile. I film che amo io, quelli romantici, i supereroi, i cartoni non gli piacciono. Non ricordo un film visto con lui. Legge, scrive, studia, pensa, telefona continuamente. Liti? Spesso e su ogni argomento: anche su come collocare un soprammobile su una mensola. Mi dà sempre torto. Ma pochi minuti dopo…”.

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