Licenziamento Emilio Fede. Di Pietro pronto a difenderlo

Pubblicato il 7 Novembre 2014 alle 15:47 Autore: Daniele Errera

“Ci eravamo tanto amati”. E’ con questa frase che si può porre il punto esclamativo sulla vicenda contrattuale che legava Emilio Fede a Mediaset. Da sempre strenuo difensore di Silvio Berlusconi, che lo definì, nel lontano 2005, San Emilio Fede, da pochi giorni gli è stata notificato il licenziamento dalla rete televisiva privata. L’ex direttore del Tg4 parla a La Zanzara, programma radiofonico su Radio24. Giuseppe Cruciani e David Parenzo chiedono cosa vi sia scritto nella lettera di licenziamento: “è stato reso noto – legge Fede – che presso la Procura della Repubblica è pendente una richiesta a suo carico per associazione a delinquere a scopo di diffamazione. Tale circostanza, ad avviso del consiglio di amministrazione Mediaset, rende impossibile la prosecuzione del rapporto”. Poi non confida la firma di chi ha emesso la ‘fatal sentenza’ di allontanamento , ma Fede lo sa bene. mediaset Ma il concetto è e rimae il seguente: Fede non condurrà più nulla presso le trasmissioni Medaset. La lettera è del 30 ottobre e gli effetti hanno avuto come termine iniziale il giorno successivo, giovedì 31 ottobre 2014. La fine di un’epoca. Ma Fede non ci sta: “chiedo giustizia, perché dopo tati anni non si esce così”, pur volendo evitare gli avvocati. Infine si lascia aperta un’opzione assurda a pensarla pochi anni fa: Antonio Di Pietro come difensore. Fede, infatti, afferma di aver sentito l’ex pm di Mani Pulite sostenere come Fede sia una persona perbene e per questo è disposto a difenderlo. Si sa, le vie del Signore sono infinite.

Daniele Errera

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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