Stati Uniti: scatta l’ora di Hillary Clinton

Pubblicato il 8 Novembre 2014 alle 07:46 Autore: Antonio Scafati
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Si fa il suo nome da mesi. E lo si continua a fare anche dopo i risultati di martedì scorso. Negli Stati Uniti la figura di Hillary Clinton ormai da tempo viene affiancato alla Casa Bianca. Potrebbe essere lei la candidata del Partito Democratico alle elezioni del 2016.

Hillary Clinton non ha ancora annunciato ufficialmente la propria candidatura ma in molti sono pronti a scommettere che lo farà nelle prossime settimane. Come scritto dall’agenzia Bloomberg, però, per l’ex first lady potrebbe aprirsi non solo la partita per le presidenziali del 2016 ma anche parallelamente quella che la vede come la donna a cui il Partito Democratico potrebbe aggrapparsi dopo la sconfitta alle elezioni di metà mandato.

Le elezioni di metà mandato

Hillary Clinton è già da un po’ il nome più forte nella rosa (ancora non definita) di politici che potrebbero decidere di correre per la Casa Bianca. La sconfitta subita martedì dai Democratici ha però iniettato una dose di cautela all’interno del suo entourage. Strategie degli avversari, mappe elettorali, flussi: la squadra di Hillary Clinton sta passando al microscopio tutto ciò che serve prima di lanciarsi nella corsa.

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Photo by Marc NozellCC BY 2.0

Hillary Clinton e i Repubblicani

Gli sforzi profusi dalla ex first lady a sostegno dei candidati democratici impegnati nelle elezioni di metà mandato hanno in effetti prodotto scarsi risultati. I Repubblicani hanno avuto gioco facile nel sottolineare questo dato e alcuni membri del Partito Democratico (soprattutto quelli interessati a veder correre altri nomi) hanno fatto altrettanto.

Ma questo affrettarsi a mettere Hillary Clinton nell’elenco degli sconfitti conferma neanche troppo indirettamente l’opinione che gira nella politica a stelle e strisce: se si candiderà, l’ex first lady sarà un avversario temibile.

Il rapporto con Barack Obama

Persone a lei vicine sostengono che Hillary Clinton non ha ancora deciso se correre o meno una seconda volta per le primarie per la Casa Bianca. Eppure, da quasi due anni è il suo nome che viene fatto quando si pensa al candidato democratico per il 2016. E lei non si è mai affannata per smentire le voci.

Negli ultimi mesi Hillary Clinton ha spesso sottolineato la sua distanza rispetto a Barack Obama, al fianco del quale ha lavorato quattro anni ricoprendo la carica di Segretario di stato: lo ha fatto sul fronte dell’economia e su quello della politica estera. Un modo per cominciare a tracciare un sentiero, ma in questo gioco di distanze e differenze Hillary Clinton dovrà trovare la giusta miscela: proporsi come il nuovo senza però sconfessare un presidente che resta comunque amato da larga parte dell’elettorato, nonostante gli indici di gradimento in discesa.

Tutto è già pronto

Già dopo l’estate dal circolo intorno all’ex first lady si faceva chiaramente capire che tutto è pronto per lanciare la candidatura. I Clinton restano una macchina affiatata capace di mobilitare una generosa rete di donatori. Chi è pronto a sostenerla crede inoltre che la vittoria dei Repubblicani alle elezioni di metà mandato possa finire per essere un vantaggio: per Hillary Clinton sarà più facile da una parte discostarsi dagli avversari, ora chiamati a un ruolo di responsabilità, e dall’altra fare lo stesso nei confronti di Obama.

Potrà in sostanza proporsi come un’alternativa a tutti gli effetti: un’alternativa ai Repubblicani e un’alternativa all’attuale presidente. E in questo modo provare a diventare la prima presidente donna nella storia degli Stati Uniti d’America.

Photo by Regan76CC BY 2.0

L'autore: Antonio Scafati

Antonio Scafati è nato a Roma nel 1984. Dopo la gavetta presso alcune testate locali è approdato alla redazione Tg di RomaUno tv, la più importante emittente televisiva privata del Lazio, dove è rimasto per due anni e mezzo. Si è occupato per anni di paesi scandinavi: ha firmato articoli su diverse testate tra cui Area, L’Occidentale, Lettera43. È autore di “Rugby per non frequentanti”, guida multimediale edita da Il Menocchio. Ha coordinato la redazione Esteri di TermometroPolitico fino al dicembre 2014. Follow @antonio_scafati
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