Elezioni europee, per Forza Italia parlano i capilista acchiappavoti Fitto e Tajani

Pubblicato il 18 Aprile 2014 alle 12:28 Autore: Gabriele Maestri

Le elezioni europee del 25 maggio saranno un importante banco di prova per Forza Italia che attraverso (stando ai sondaggi) ed al dibattito interno uno dei momenti più difficili della sua storia. Ieri Berlusconi ha tenuto una conferenza stampa alla presenza dei capilista delle cinque circoscrizioni elettorali per le europee

Fitto “Da Forza Italia battaglia serrata in Europa contro il fiscal compact” – Il capolista per Forza Italia al Sud Raffaele Fitto afferma: “in Europa porteremo avanti una battaglia serrata contro il fiscal compact. Chiederemo di consentire ai Paesi lo sforamento del 3% annuo nel rapporto tra deficit e Pil. Vogliamo politiche nazionali più efficaci per rilanciare la crescita. Da questo punto di vista l’azione del governo è del tutto insufficiente di fronte agli obiettivi da centrare”. Lo afferma Raffaele Fitto, capolista di Forza Italia al Sud per le Europee, in un’intervista al Mattino. “L’esclusione di Berlusconi è una brutta ferita che viene inferta alla democrazia del Paese”, dice Fitto, secondo cui tuttavia “Berlusconi riuscirà a trasmetterci la carica per conseguire un ottimo risultato. E il suo nome campeggerà nel simbolo di Fi”.

strategia della campagna elettorale di forza italia alle elezioni europee

Tajani “Campagna elettorale Forza Italia con comizi, tv, radio e web” – Per la campagna elettorale, spiega il capolista della cirscoscrizione centro Antonio Tajani, “Berlusconi tornerà a parlare in tutte le televisioni, le radio e sul web, che non intendiamo lasciare al fanatismo di Grillo e dei suoi. Ma non rinunciamo alla sua presenza nei comizi. Chiederemo il permesso ai giudici e non credo che possano rifiutarcelo. È una questione di democrazia”. Tajani al Messaggero: “da ora in poi ci giocheremo la carta Berlusconi. E si vedrà, come è accaduto alle politiche, che la sua campagna elettorale ci farà volare fino al 25% perchè solo noi possiamo ridare all’Italia un ruolo centrale nella Ue”.

L'autore: Gabriele Maestri

Gabriele Maestri (1983), laureato in Giurisprudenza, è giornalista pubblicista e collabora con varie testate occupandosi di cronaca, politica e musica. Dottore di ricerca in Teoria dello Stato e Istituzioni politiche comparate presso l’Università di Roma La Sapienza e di nuovo dottorando in Scienze politiche - Studi di genere all'Università di Roma Tre (dove è stato assegnista di ricerca in Diritto pubblico comparato). E' inoltre collaboratore della cattedra di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Parma, dove si occupa di diritto della radiotelevisione, educazione alla cittadinanza, bioetica e diritto dei partiti, con particolare riguardo ai loro emblemi. Ha scritto i libri "I simboli della discordia. Normativa e decisioni sui contrassegni dei partiti" (Giuffrè, 2012), "Per un pugno di simboli. Storie e mattane di una democrazia andata a male" (prefazione di Filippo Ceccarelli, Aracne, 2014) e, con Alberto Bertoli, "Come un uomo" (Infinito edizioni, 2015). Cura il sito www.isimbolidelladiscordia.it; collabora con TP dal 2013.
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