Borghezio a Tor Sapienza: “Mi candiderò qui”

Pubblicato il 14 Novembre 2014 alle 13:23 Autore: Antonio Atte
borghezio a tor sapienza

Ecco Borghezio a Tor Sapienza. Scampati alle guerre e alle miserie da cui provenivano, gli immigrati minorenni del centro d’accoglienza “Il Sorriso” si sono ritrovati nell’inferno di Tor Sapienza (periferia Est di Roma), barricati in viale Giorgio Morandi per difendersi dai rabbiosi assalti dei residenti.

Vogliono più sicurezza, gli abitanti del quartiere. E la chiedono con bombe carta e lanci di sassi e bottiglie. Sono stufi dei rom, delle aggressioni, degli scippi. Ma la loro furia cieca travolge chiunque non sia del luogo, chiunque non abbia passaporto italiano. Dopo l’ennesimo tentativo d’assalto da parte dei residenti, ieri gli immigrati minorenni – 45 in tutto – sono stati trasferiti in altri centri del Comune e della Provincia, a bordo di quattro automezzi scortati da due volanti della polizia. Stamattina, però, 14 ragazzi hanno deciso di tornare al centro d’accoglienza: “La nostra casa è questa”. “Siete le nostre mamme e i nostri papà – sono state le parole disperate dei ragazzi agli operatori – vogliamo tornare qui e riprendere a frequentare i nostri corsi con voi”.

Il Campidoglio: “Trasferimento avvenuto per motivi di sicurezza”

Lo spostamento è stato ordinato “per motivi di sicurezza”, precisa il Campidoglio, smentendo chi aveva interpretato quel provvedimento come un atto di resa alla brutale protesta di questi giorni. La scelta “é stata del Comune, in condivisione con il prefetto – che ieri sera ha incontrato sia il Questore D’Angelo che il Ministro Alfano -. Questo perché i minori si trovavano a pianoterra del centro, la parte più inagibile. L’area permane vigilata”.

Tor Sapienza, il commento del Comitato di quartiere

Il Comitato di quartiere, l’anima pacifica di Tor Sapienza, ha commentato così la decisione del Comune: “Il trasferimento dei ragazzi del centro di accoglienza è una sconfitta dei cittadini e per questo ringraziamo la politica. In tutto ciò chi paga è il più debole, il cittadino perché paga gli scotti di tutti. In questo caso i cittadini come esseri umani ci stanno rimettendo la loro dignità, e non faccio distinzione, sono sia gli immigrati sia gli italiani a pagare”.

Tor Sapienza, le parole di Bagnasco (Cei)

“Bisogna cercare di superare la paura dell’altro e del diverso cercare di fare posto a chi approda nella nostra vita per motivi di sofferenza”, è stato il commento del presidente della Cei, Angelo Bagnasco.

Borghezio a tor sapienza

Borghezio: “Mi candiderò qui”

Oggi, a Tor Sapienza, è atteso Mario Borghezio, il quale ha dichiarato: “Mi candiderò qui”. Ma l’arrivo del leghista non desta particolari entusiasmi tra i cittadini del luogo: “Vuole venire Borghezio? Vuole venire Salvini? Vengano pure, cacceremo via anche loro. Noi non facciamo la guerra agli immigrati, facciamo la guerra alle istituzioni che non ci proteggono da chicchessia, stranieri o no. I politici vengono e fanno vetrina”. E a Tor Sapienza, i politici, non ce li vogliono. Ma se il sindaco Marino – attualmente a Londra – non si fa vedere, sono guai. “Qui non si è ancora visto, è una vergogna”. A Tor Sapienza ormai regna il caos più totale.

L'autore: Antonio Atte

Classe '90, stabiese, vive a Roma. Laureato al DAMS con 110 e lode, si sta specializzando in Informazione, editoria e giornalismo presso l'Università degli studi Roma Tre. E' appassionato di politica, cinema, letteratura e teatro. Mail: antonio.atte@termometropolitico.it. Su Twitter è @Antonio_Atte
Tutti gli articoli di Antonio Atte →