Protesta studenti Londra: in piazza contro tagli e tasse universitarie

Pubblicato il 20 Novembre 2014 alle 15:22 Autore: Guglielmo Sano
protesta studenti londra david cameron spending review austerity

Gli studenti londinesi ieri sono scesi in piazza contro i tagli alla spesa per l’istruzione e l’impennata delle tasse universitarie. Erano circa 10mila e provenivano da tutte le università della capitale britannica. I manifestanti hanno percorso le strade del centro dando luogo alla più grande manifestazione studentesca che il Regno Unito ricordi da 4 anni a questa parte, quando David Cameron e i conservatori hanno assunto l’incarico di governo.

La marcia

La protesta degli studenti di Londra è stata organizzata dalla National Campaign Against Fees and Cuts (“Campagna Nazionale contro le tasse e i tagli”) e dalla Student Assembly Against Austerity (“Assemblea studentesca contro l’austerità”). La marcia, partita da Malet Street, si è conclusa a Westmister, dove i manifestanti hanno circondato il Parlamento.

Fino a quel momento tutto si era svolto pacificamente a parte un tentativo di incursione nel quartier generale del Partito Conservatore. Tuttavia, arrivati nei pressi del palazzo dell’assemblea legislativa, alcuni manifestanti hanno provato a rimuovere le transenne e le barriere di metallo poste a sua difesa mentre, nei pressi di Parliament Square, un gruppo a volto coperto ha iniziato un lancio di oggetti contro la polizia. Bilancio della giornata di lotta studentesca: 11 arresti e 3 agenti contusi.

Tuttavia l’accaduto non inficia i piani dei promotori della manifestazione di Londra. Presto gli studenti scenderanno in piazza di nuovo in Inghilterra, stavolta a Newcastle, Leeds e Sheffield, e in Scozia, a Glasgow e Aberdeen.

protesta studenti londra david cameron spending review

I motivi della protesta

Nel comunicato che annunciava la mobilitazione londinese si legge che “se il governo aumentasse le tasse sui ricchi, o riducesse le spese militari, miliardi di sterline si renderebbero disponibili per finanziare l’educazione e gli altri servizi pubblici vitali”.

Già nel 2012 il governo di David Cameron aveva triplicato le tasse universitarie portandole da 3.000 a 9.000 sterline. Conseguentemente nel 2013 le iscrizioni sono diminuite del 9%. Secondo l’ultimo rapporto della rete Eurydice, che fa capo alla Commissione Europea, il Regno Unito ha le tasse universitarie più alte del vecchio continente. Il primo ciclo di studi può costare anche 10mila sterline, il secondo fino a 5mila.

Tra i propositi delle associazioni studentesche c’è anche quello di allearsi con i lavoratori britannici per mettere fine alla politiche di austerità, di cui i tagli all’istruzione sono solo un aspetto. Secondo il Financial Times tra il 2014 e il 2019 il governo Cameron avrebbe deciso di tagliare 48 miliardi di sterline invece dei 25 annunciati dal Primo Ministro. Il Guardian aggiunge che il Tesoro britannico ha chiesto ai vari ministeri di tagliare tra i 25 e i 30 miliardi di sterline. Tali riduzioni della spesa pubblica dovrebbero essere attuate nei due anni successivi all’attuale periodo di spending review che si conclude nell’aprile 2016.

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
Tutti gli articoli di Guglielmo Sano →