Inps: donne in pensione a 57 anni con 35 di contributi

Pubblicato il 1 Dicembre 2014 alle 16:00 Autore: Daniele Errera
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Donne in pensione: si torna indietro, ma a condizione di una diminuzione di bonus. E’ noto come la legge Fornero abbia alzato le pensioni per uomini e donne. Drasticamente. Dall’Inps, tuttavia, arriva una vera e propria svolta per il ‘gentil sesso’: potranno andare in pensione a 57 anni con 35 anni di contributi. A patto, tuttavia, di una minorazione dell’assegno pensionistico: – 20%, addirittura.

Una circolare dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale lo afferma. E riapre lo spiraglio alla cosiddetta ‘opzione donna’ (valida fino al 31/12/2015), introdotta dal Governo Berlusconi II dieci anni fa: 57 anni di età (un anno in più per le autonome) con 35 anni di contributi. Il sistema pensionistico con cui si andrà in pensione, tuttavia, non è misto: totalmente contributivo. Si prevede, perciò, un decremento del 15/20% di pensione per uscire dal mondo del lavoro qualche anno prima. Le richieste, tra 2013 e 2014, hanno superato la soglia di 17.000. Vivo e forte è il ricordo degli esodati: non si vuole finire in quel modo.

La questione pensionistica è cosa delicata, ovvio. La parlamentare Pd Maria Luisa Gnecchi era riuscita a strappare la cancellazione delle “penalizzazioni previste dalla riforma Fornero per chi va in pensione anticipata prima dei 62 anni di età pur avendo raggiunto il requisito dei contributi (42 anni e mezzo gli uomini, 41 anni e mezzo le donne)” (da Corriere della Sera).

Daniele Errera

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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