Mafia Capitale, Marino: “Foto scattata in campagna elettorale”. Poletti: “Mi sento tradito”

Pubblicato il 5 Dicembre 2014 alle 13:41 Autore: Giuseppe Spadaro

Tante le reazioni al caso Mafia Capitale che ha sconvolto Roma. Il sindaco Marino spiega il contesto in cui è stata scattata la foto che lo ritrae con Buzzi: “Come ho già spiegato in altre occasioni, e ripetuto ieri durante la trasmissione Otto e mezzo, ho visitato la cooperativa 29 giugno per il reinserimento sociale, durante la campagna elettorale”.

“Le foto che girano anche con Buzzi – continua Ignazio Marino sono state scattate in quell’occasione. In quella visita ho incontrato anche tante donne e uomini che lavorano per quella coop e che oggi scoprono la verità, come tutti noi, sul loro responsabile. Con lui non ho avuto conversazioni di lavoro né quel giorno né mai. È incredibile che mentre escono intercettazioni della mafia in cui si parla di farmi fuori si cerchi di alzare un polverone su una visita pubblica – e relativa foto – fatta alla luce del sole”.

Mafia Capitale, Poletti “Mi sento tradito”

“Caro direttore, nell’articolo pubblicato ieri su questo quotidiano, Roberto Saviano mi invita a spiegare la mia presenza ad una cena organizzata nel 2010 dalla cooperativa 29 giugno. Rispondo subito – in un momento in cui provo rabbia, amarezza, delusione – perchè sento il dovere di rassicurare i cittadini italiani. Il solo fatto di vedere il mio nome associato a queste indecenze mi fa star male”. Così il ministro del Lavoro Giuliano Poletti in una lettera a Repubblica. “Come presidente di Legacoop ho partecipato sempre alle iniziative ed alle assemblee delle cooperative aderenti” cui venivo invitato. “Era dunque assolutamente normale che partecipassi alla cena organizzata dalla cooperativa sociale 29 giugno, che aveva per obiettivo il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti e delle persone più deboli. Un’ esperienza che nel mondo cooperativo era considerata un esempio positivo di intervento per combattere le situazioni di fragilità e di disagio sociale”.

mafia capitale in foto poletti con buzzi e altri

“Quando si vive in questo mondo e si vede come lavorano le cooperative sociali, non si pensa che possano esistere comportamenti come quelli che oggi vengono alla luce. Questa – scrive il ministro – è la risposta che mi sento di dare agli interrogativi sollevati da Saviano”. “Leggendo le notizie relative all’inchiesta sono sconcertato ed amareggiato. Provo grande rabbia e mi sento tradito. Tradito perchè sento che sono stati feriti i principi ed i valori in cui credo e per i quali” “mi sono impegnato per una vita. Comportamenti come quelli che vengono delineati dalle notizie di questi giorni sono inconcepibili ed inammissibili da parte di chi, scelto dai soci come presidente della loro cooperativa, ne tradisce la fiducia” “e lede gravemente la credibilità di tutte le cooperative sociali che svolgono un’attività preziosa a sostegno delle persone più deboli”.

Alfano: “Scioglimento? Andriamo coi piedi di piombo”

“Sullo scioglimento andiamo tutti, e io per primo, con i piedi di piombo. Ricordo peraltro che stiamo parlando della Capitale d’Italia e che stiamo parlando di una città sana nella quale va punito chi ruba, non la città”. Così il ministro dell’Interno Angelino Alfano, intervistato dal Messaggero, frena sull’ipotesi dello scioglimento per mafia dell’amministrazione capitolina dopo l’inchiesta ‘Mafia Capitale’. “Sullo scioglimento – continua il leader di Ncd – non si decide con emotività ma a seguito di precise, puntuali e non brevi valutazioni tecniche. Di una cosa sono convinto: anche, e ripeto anche per togliere ossigeno alla politica deviata, va riformato il sistema delle municipalizzate”.

Grasso: “Sciogliere Comune? Serve ben altro”

“Il Comune di Roma è assolutamente al di fuori di queste tematiche, soltanto alcuni sono coinvolti. Per sciogliere un Comune ci vuole ben altro”. Lo dice il presidente del Senato, Piero Grasso a margine di un incontro con gli studenti.

Rutelli: “Giunta con M5S”

Una giunta straordinaria, di larghe intese, in Campidoglio dopo lo scandalo, coinvolgendo tutte le forze politiche sane della città e anche esponenti della società civile. È la proposta di Francesco Rutelli, ex sindaco della città per due consiliature, intervistato da Avvenire e Il Fatto Quotidiano. “In un momento come questo – dice l’ex presidente della Margherita al quotidiano dei Vescovi – credo sia importante che il sindaco cerchi il massimo di collaborazione possibile, coinvolgendo persone capaci e oneste, indipendentemente dalla casacca di partito. Penso, per esempio, ad Alfio Marchini, agli esponenti del Movimento Cinquestelle, a quella parte della destra pulita, come Umberto Croppi o Domenico Fisichella”.
“Roma è una città grande e complessa e non si può mai governare in solitudine – aggiunge – È fondamentale avere una squadra, un progetto chiaro di città con le priorità all’altezza di una Capitale e il coinvolgimento il più ampio possibile dei cittadini, delle categorie sociali, delle periferie. Ecco perchè l’idea di un sindaco in bicicletta non mi convince fino in fondo. Può funzionare al centro storico, dove girare in bici è un’esperienza bellissima, ma non certo nelle periferie”. “Roma, se vuoi fare da solo, ti scortica vivo – dice Rutelli al Fatto – Nessun uomo al comando ce la può fare. Marino deve dare vita a una giunta straordinaria”.

Berlusconi: “Subito elezioni”

Ritengo che di fronte alla situazione che sta emergendo nell’inchiesta sulla gestione del Comune di Roma le forze politiche debbano reagire. L’unica soluzione accettabile sia quella di uno scioglimento immediato del Consiglio Comunale procedendo conseguentemente all’immediata convocazione di nuove elezioni

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
Tutti gli articoli di Giuseppe Spadaro →