Santoro contro Grillo “Non si tratta più di antipolitica a 5 Stelle, ma di fascismo”

Pubblicato il 12 Dicembre 2014 alle 17:20 Autore: Daniele Errera

Announo, spin-off di AnnoZero, comincia puntata dopo puntata con un editoriale del deus ex machina, Michele Santoro. Questa volta sopra le righe. L’antipolitica è centrale nel discorso del giornalista ed ex eurodeputato de L’Ulivo.

E’ tempo dell’anti politica, è noto. Da vent’anni e più. Dall’inchiesta Mani Pulite, che sconvolse la Prima Repubblica. L’inchiesta giudiziaria che sta terremotando il Comune di Roma – la cosiddetta ‘Mondo di mezzo’ – finisce sulla bocca anche di Santoro, il quale, parla senza peli sulla lingua, affermando: “ma come hanno fatto i politici a non accorgersi di niente? E chi sarebbero oggi i politici? Se mi chiedeste di dirvene 50, non riuscirei a fornirvi un elenco completo. Non li conosce nessuno, non sono legati al territorio e gli unici che veramente si interessano a loro sono lobbysti e mafiosi”.

Poi Santoro riprende le parole del Capo dello Stato, quelle sull’antipolitica che infuria: “fa bene – afferma il volto Rai – a essere preoccupato. Non si tratta più dell’antipolitica a 5 stelle, è voglia di fascismo. E chi dovrebbe contrastare questa rabbia? La Costituzione dice che è la politica”.

santoro

La società civile, si chiede Santoro, dove si trovava? La cittadinanza attiva non ha frenato il malaffare: “e gli italiani?”, si chiede retoricamente Santoro. “Non si sono accorti cosa succedeva? Se ne sono accorti. Ma gli italiani se possono trovare il loro posticino al sole, si adattano. Urlano ‘negro’ a Balotelli e poi dicono al parrucchiere di copiargli il taglio di capelli”.

Poi conclude i cinque minuti e poco più in un attacco a Beppe Grillo. Si rivolge direttamente all’ex comico genovese e leader del Movimento 5 Stelle: “volevo dirgli che non sono morto, ‘Servizio Pubblico’ continuerà. La sua ‘cosa’, la sua tv non la ricorda più nessuno, anche lui fa finta di non ricordarsene. E quando stavamo meglio, stava meglio anche il M5S. Per Grillo la mafia non esiste. Oggi Di Battista è il sogno quindi non c’è da disperarsi: il futuro dev’essere per forza migliore”.

Daniele Errera

 

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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