Jobs Act, Poletti ai sindacati: “Dialoghiamo ma non trattiamo con voi”

Pubblicato il 19 Dicembre 2014 alle 13:30 Autore: Antonio Atte

Sul tema del Jobs Act, il Governo intende “illustrare le sue posizioni, discutere con le parti sociali, raccogliere le istanze e le sollecitazioni, ma sapendo che non ci sarà nessuna trattativa. L’Esecutivo prenderà le sue decisioni nel rispetto della delega”. Così il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, nel corso dell’incontro con sindacati e imprese sull’applicazione del Jobs Act, secondo quanto riferito da partecipanti alla riunione.

Jobs Act, ecco i primi decreti attutativi

Durante il vertice si è discusso dei decreti attuativi, che potrebbero arrivare già nel Consiglio dei Ministri del 24 dicembre, in particolare di quelli relativi al contratto a tutele crescenti e all’Aspi (la nuova indennità di disoccupazione). Nel decreto sul contratto a tutele crescenti che il Governo si appresta a varare il 24, dovrebbe essere inserita la norma che sancisce il reintegro del lavoratore in caso di licenziamento disciplinare ingiustificato se il fatto materiale contestato al dipendente “non sussiste”.

Per i licenziamenti illegittimi – ha affermato il Ministro – è previsto un indennizzo crescente in base all’anzianità di servizio. Per quanto riguarda l’Aspi, invece, il Governo è intenzionato ad accorparla alla mini Aspi, estendendo il sussidio di disoccupazione anche ai collaboratori. Nei decreti attuativi del Jobs Act, ha aggiunto Poletti, “ci saranno anche i contratti di riallocazione con un fondo del governo ad hoc attraverso l’utilizzo delle agenzie per l’impiego”.

poletti

La reazione dei sindacati

La Uil aspetta di leggere i testi dei decreti delegati ma promette “battaglie crescenti” nel caso in cui le intenzioni illustrate oggi dal Governo dovessero rimanere tali: “Singolare constatare come questo provvedimento entusiasmi la parte datoriale”, ha affermato il segretario Carmelo Barbagallo. “Era stato promesso ai giovani che si sarebbe parlato per loro di occupazione: oggi però la riunione è iniziata parlando di licenziamenti”. Critica anche Susanna Camusso, il segretario generale della Cgil, secondo la quale è stato presentato “quello che potremmo definire ‘contratto a monetizzazione crescente’. Il cuore della proposta è che si passa da una tutela reale, concreta, alla monetizzazione di quella tutela”.

Sindacati pronti ad occupazione Province

Sindacati pronti all’occupazione delle Province ad oltranza contro la Legge di Stabilità. Lo annunciano in una nota unitaria i sindacati della P.a. “Oggi la mobilitazione si estende a tutte le Province italiane, e senza un intervento del Governo, un passo indietro su provvedimenti dannosi e insensati, non si fermerà”.

L'autore: Antonio Atte

Classe '90, stabiese, vive a Roma. Laureato al DAMS con 110 e lode, si sta specializzando in Informazione, editoria e giornalismo presso l'Università degli studi Roma Tre. E' appassionato di politica, cinema, letteratura e teatro. Mail: antonio.atte@termometropolitico.it. Su Twitter è @Antonio_Atte
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