Brunetta: sintonia con Verdini quando era falco, ora è ‘colombaccio’

Pubblicato il 20 Dicembre 2014 alle 13:28 Autore: Giuseppe Spadaro

Renato Brunetta e Denis Verdini, entrambi di Forza Italia, hanno profili e ruoli molto diversi ma da tempo sono assoluti protagonisti della vita interna al partito di Berlusconi.

Si è parlato di una distanza accentuata tra i due. A fare chiarezza è il capogruppo alla Camera di Forza Italia intervistato da Monica Guerzoni per il Corriere della Sera.

Renato Brunetta dice di Denis Verdini: “Non credo che voglia andarsene e sarebbe una iattura per Forza Italia” ma “la cosa più atroce che i nostri elettori ci dicono è che non abbiamo una linea e non siamo né carne né pesce. Siamo schiacciati tra Renzi che ha bisogno di noi, ma non ci ama, e la Lega, che accumula consensi a nostre spese”.

Brunetta: con Verdini nessuna questione personale

Renato Brunetta alla domanda se tra lui e Verdini sia ormai una questione personale, replica: “Assolutamente no. Io ho sempre avuto totale sintonia con Verdini, quando faceva il falco. Ho problemi con lui da quando si è messo a fare il colombaccio”.

verdini e brunetta

Brunetta spinge per Giuliano Amato al Colle

“Prima il voto sul Quirinale e poi le riforme – afferma quindi Brunetta – è la linea di Berlusconi ed è l’unica linea logica”. “Il più bravo di tutti – dice proponendo un nome per il Colle – si chiama Giuliano Amato. Doveva fare il premier al posto di Letta e qualcuno, all’ultimo, ha cambiato idea” mentre sul capo dello stato Giorgio Napolitano dice che “gioca sulle date, le dimissioni si danno, non si annunciano”.

Brunetta: non si trasformi Patto Nazareno in fine FI

Alla domanda se per quanto riguarda il Colle Renzi rischi, Brunetta osserva che “il clima che si è instaurato con lui alla Camera è pessimo, anche nel Pd. Basti vedere le posizioni di Civati, Bindi, Fassina e altri”. Sul patto del Nazareno, Brunetta avverte: “Quello non è un contratto, nessuno sa cosa sia”, “io non accetto che si trasformi nella fine di Forza Italia”, “a volte, forse, esagero un po’” concede infine, ma “io – rivendica – sono l’unico a fare opposizione”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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