Sondaggi politici Demos: Lega Nord al 7% al Sud

Pubblicato il 23 Dicembre 2014 alle 11:03 Autore: Gianni Balduzzi

Sondaggi politici Demos: la percezione della corruzione ai massimi

Nella seconda parte dei sondaggi politici di Demos, dopo le intenzioni di voto e la fiducia nei leader pubblicati ieri, Demos di occupa di due argomenti specifici, la Lega Nord e la corruzione.

Partendo dal fenomeno Lega, e dal suo leader Salvini, la novità che emerge, una vera e propria bomba, è che ormai pare essere un vero e proprio partito nazionale, e anzi sia il consenso alla forza politica che la fiducia in Salvini sembrano essere più radicati nelle regioni del Centro (che Demos identifica con Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria) che al Nord.

La Lega Nord infatti ora raccoglierebbe il 13,5% dei consensi,  che diventano il 18,5% del Nord, il 19,6% del Centro e addirittura il 7% del Centro-Sud, che comprende qui anche Roma e il Lazio.

Se rispetto alle politiche al Nord c’è un raddoppio dei voti, ma non si raggiungono i valori record dei tempi d’oro, nel caso del Centro si passa dal 1,5% al 19,6%, un vero e proprio trionfo. Così come al Sud dove si toccava solo l’1% alle europee

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La fiducia in Salvini è ancora più omogenea: spicca il Centro dove il gradimento passa dal 20% di settembre al 42%, probabilmente complici le elezioni regionali emiliano-romagnole. Stupisce che al Nordest, tradizionale terra leghista i valori siano più bassi sia del Centro che del Nordovest, e non siano lontanissimi dal Centrosud dove Salvini incontrerebbe la fiducia di ben il 28% dei cittadini

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Si spiega anche abbastanza chiaramente il perchè della fondazione di Noi per Salvini il cui scopo è proprio di raccogliere consensi al Sud Italia

Sondaggi politici Demos: per gli italiani più corruzione oggi rispetto a Tangentopoli

Mafia Capitale ha colpito anche nella percezione che gli italiani hanno della corruzione, che pare quella di un peggioramento continuo. Se nel 2010 e 2011 solo il 35-36% pensava che la situazione fosse deteriorata dalle indagini del ’92-’93, oggi questa percentuale è del 56%, in crescita anche rispetto al 51% di giugno.

A pensarla così sono soprattutto gli over 55enni, che ricordano un passato forse più pulito, rispetto ai giovani, più disincantati che ritengono la corruzione probabilmente una caratteristica strutturale italiana.

E sono gli elettori di Forza Italia, Lega Nord e M5S i più convinti che la corruzione sia ora peggiorata. La sensazione è che in questa risposta c’entri anche la posizione di protesta di chi sta all’opposizione e più facilmente tende ad avere una visione peggiorativa.

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Laddove c’è più omogeneità è nella convinzione che il fenomeno corruttivo in Italia sia tipico sia assolutamente trasversale, collpisca sia la destra che la sinistra. E’ una visione che appartiene di più a centristi e astenuti e indecisi, comprensibilmente, ma anche il 59% di chi si ritiene di sinistra radicale.

 

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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