Messi al Chelsea? è possibile! i retroscena del caos Barcellona

Pubblicato il 7 Gennaio 2015 alle 17:16 Autore: Lorenzo Stella
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Nelle ultime ore le testate sportive di tutto il mondo riportano di un contatto fra il padre, e procuratore, di Messi ed il tecnico del Chelsea Mourinho. Un trasferimento che fino a 10 giorni fa sarebbe stato impossibile anche solo da immaginare, può essere il più realistico fra quelli riportati dai media, vediamo i motivi.

Il Barcellona in questi ultimi giorni non è il cl6ub più tranquillo e sereno del mondo: da lunedì ad oggi, nell’ordine, è stato cacciato il ds Zubizarreta, Puyol si è dimesso dal ruolo di dirigente, Luis Enrique rischia la panchina e Messi potrebbe lasciare la Spagna a breve. Cosa c’è dietro questo caos che ha colpito i blaugrana? Zubizarreta è stato cacciato malamente dal presidente Bartolomeu a causa di alcune sue dichiarazioni in merito alla sanzione della FIFA che blocca il calciomercato del Barcellona per il 2015. L’ex direttore sportivo catalano ha infatti dichiarato: “La sanzione della Fifa? In quel periodo io ero responsabile dell’aspetto calcistico, il vicepresidente sportivo era Bartomeu e lui conosce meglio la situazione.” Apriti cielo.

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Anche Puyol, in seguito alla cacciata di Zubizarreta a cui è legato da una profonda amicizia, ha deciso di dimettersi da dirigente del club di cui è stato capitano e bandiera per molti anni. L’annuncio via Facebook: “Con questo comunicato voglio annunciare di aver deciso di chiudere il mio rapporto professionale con il club. Questi tre mesi e mezzo mi hanno dato l’opportunità di vedere l’altro lato della società, ho imparato molto e ora vorrei sperimentare altre cose da altri punti di vista e in altri luoghi”.

Fra tutti questi casini si aggiunge la crisi dei risultati sportivi e la conseguente messa in stato d’accusa dell’allenatore Luis Enrique. La sconfitta contro il Real Sociedad ha evidenziato ulteriormente quelle che sarebbero le pecche del tecnico blaugrana e che si possono riassumere in un elenco di otto punti, stilato dai media spagnoli vicini al Barcellona. 1) convocazioni il giorno stesso della partita 2) mancanza di relazioni fra lo staff tecnico ed i giocatori 3) mancanza di un confronto tecnico-tattico con la squadra 4) una malsana ossessione per le fughe di notizia 5) infiniti cambi nella formazione titolare 6) critiche pubbliche nei confronti dei giocatori 7) mancanza di uno psicologo a disposizione dei giocatori 8) tempo ridotto per gli impegni dei giocatori con gli sponsor.

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Oltre a tutto questo, come se non ci fossero già abbastanza problemi, Messi ha saltato un allenamento a porte aperte senza avvisare. In seguito ha comunicato al club un certificato medico in cui si dichiarava che il giocatore soffriva di gastroenterite e che non poteva presenziare all’allenamento. Tutto ciò non è stato accettato da Luis Enrique che ha chiesto al club di sanzionare la pulce. Messi, forse eccessivamente orgoglioso, è andato a lamentarsi con la dirigenza chiedendo la testa del tecnico su un piatto d’argento e, intanto, inizia a stringere i rapporti con il Chelsea. L’impressione è quella che l’addio al Barcellona di Messi sia solamente una minaccia, una carta che l’argentino si sta giocando per cacciare l’allenatore che mal sopporta.

L'autore: Lorenzo Stella

Nato a Carmagnola (TO) il 3 ottobre del 1992, studio presso l'Università degli studi di Torino, corso di laurea in Scienze politiche e sociali. Scrivere è, da sempre, la mia più grande passione e, dopo aver scritto per alcune testate sportive locali, ho iniziato a scrivere per la testata on-line Termometro Politico nel maggio del 2013. Da febbraio del 2014 ricopro il ruolo di Vice-caporedattore della sezione sportiva di Termometro Politico.
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