Salvini a Che Tempo che fa: sono comunista alla vecchia maniera

Pubblicato il 19 Gennaio 2015 alle 10:47 Autore: Francesco Di Matteo
salvini

Salvini a Che Tempo che fa, ospite di Fabio Fazio. Il segretario della Lega approfitta dell’occasione per parlare di politica estera, di Renzi e di Greta e Vanessa.

Salvini è convinto: “Se fossi un marziano e dovessi votare Renzi in base a quello che dice in tv lo voterei. Ma non ne mantiene una”.

Salvini non si fa pregare e non risparmia nulla al suo collega al Partito Democratico. Salvini dice che “non contesto Renzi perchè mi sta antipatico” ma chiarisce che i propri motivi sono tutti politici. Salvini, che negli ultimi mesi è riuscito a diventare un vero e proprio fenomeno mediatico, imponendosi come leader del centrodestra ed eclissando Berlusconi, non risparmia nulla al premier.

Il leader del Carroccio dice che  “di certo mi sento più di sinistra di Renzi – rispondendo alla domanda di Fabio Fazio – sono comunista alla vecchia maniera, conosco più fabbriche di chi frequenta i banchieri”. Torna quindi il vecchio ‘comunista padano’, che non riesce a non bacchettare Renzi sulle sue ‘frequentazioni’, facendo un ovvio ed evidente parallelo con il comunismo d’altri tempi.

Salvini, che ha anche raccolto le firme per eliminare la legge Fornero negli ultimi mesi, e che aspetta “il pesantissimo verdetto della Corte Costituzionale” che potrebbe permettere di “cancellare quella legge infame”, illustra la propria ricetta per l’Italia e compensare la spesa che porterebbe la cancellazione della riforma Fornero. Secondo il leader si risparmierebbero 20 miliardi di euro applicando il modello sanitario veneto a tutta la penisola, approfittando, quindi, per fare campagna elettorale al compagno di partito Zaia che si appresta a sfidare l’avversaria Moretti. Altri 2 miliardi, secondo il leghista, potrebbero poi arrivare dalla regolarizzazione  dalla tassazione della prostituzione, “come avviene in tutti i Paesi civili in Europa”.

salvini a che tempo che fa intervistato da fazio

Negli ultimi giorni, poi, Salvini si è contraddistinto per una durissima posizione riguardo al presunto pagamento da parte dell’Italia di un riscatto per liberare le due cooperanti italiane imprigionate in Siria, Greta e Vanessa.

I toni del leghista negli ultimi giorni non sono stati assolutamente morbidi verso le due giovani cooperanti ed ha accusato pesantemente a più riprese il governo di aver pagato un ingente riscatto per riavere le ragazze a casa. “Fossi al posto di Renzi, io non pago una lira di riscatto per nessuno perché metto a repentaglio la vita di altri. L’abbiamo capito tutti che abbiamo pagato quindi il governo farebbe meglio a dirlo apertamente”.

Un piccolo excursus anche sulla politica estera, in particolare sull’Europa che Salvini interpreta come “una gabbia da cui liberarsi appena possibile”. Secondo il leghista l’Italia dovrebbe richiedere una ridiscussione di tutti i trattati e riprendere sovranità, “a partire da quella monetaria”, anche a costo di uscire dall’Unione. Tra Putin e Renzi chi scelgo? “Preferisco Putin, tutta la vita”.

Francesco Di Matteo

L'autore: Francesco Di Matteo

Napoletano classe '92. Laureato in Scienze Politiche e delle relazioni internazionali alla Federico II di Napoli nel 2014, è appassionato di giornalismo e in particolare di politica, di analisi politica e di Scienza Politica, in generale. Tesserato a Libera, in passato ha ricoperto la carica di Coordinatore Regionale a livello giovanile nell'Italia dei Valori (2012). Cofondatore dell'associazione Agorà - Lavoro, Partecipazione e Libertà. Attualmente collabora anche con "Il Roma" ed è co-fondatore della testata indipendente "Libero Pensiero".
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