Sondaggio politico Ixè: gli italiani si fidano della cura Draghi

Pubblicato il 23 Gennaio 2015 alle 15:51 Autore: Umberto Zimarri

Il  consueto sondaggio politico Ixè realizzato per il programma di Rai 3, Agorà, è ricco di spunti interessanti utili a far emergere le idee dell’opinione pubblica sugli argomenti che infiammano la vita pubblica del Paese.

Sondaggio Politico Ixè 23-01-2015

Come consuetudine la prima tematica sviscerata dall’analisi demoscopica riguarda la fiducia verso i principali leader politici e il Governo Renzi. Per quanto riguarda le maggiori personalità, l’ex Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, gode della stima del 40% degli italiani. Al secondo posto c’è il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, con il 36%, in calo anche questa settimana. Torna al 27%  Matteo Salvini, dopo la flessione della settimana precedente, mentre perde un punto sulla fiducia Beppe Grillo (15%). Tornano a salire Berlusconi ed Alfano.

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Il trend evidenziato dalla diapositiva sottostante evidenzia come stia continuando per il Premier l’andamento negativo iniziato in autunno. Appare, invece, evidente come il leader della Lega si ponga, secondo l’opinone pubblica, sempre più come l’uomo anti-sistema.  E’ più o meno stabile sulle sue percentuali il leader pentastellato, Grillo.

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Come cambia, invece, la fiducia verso l’esecutivo? Dal 16 gennaio al 23, la fiducia passa dal 32% al 31%.  Nell’ultimo mese, il calo di fiducia verso il Governo è stato di ben 6 punti percentuali.

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Le vicende legate alle primarie Liguri hanno portato l’ex leader CGIl, Sergio Cofferati, all’uscita dal Pd. L’Ixè ha evidenziato come una nuova formazione politica guidata dallo stesso si collocherebbe tra il 5,3% al 10,7%. E’ evidente, quindi, per il Partito Democratico il rischio di un’erosione a sinistra da parte di una nuova formazione politica.

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Il sondaggio politico Ixè dedica due slide alla prossima elezione del Presidente della Repubblica.  La prima domanda che viene posta al campione riguarda l’interesse sulla futura elezione. Il 74% risponde in maniera affermativa, un quarto degli intervistati sostiene di non essere intervistato, mentre l’1% non sa.

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Il secondo approfondimento sul tema riguarda il metodo che dovrebbe utilizzare Renzi per la scelta del Capo dello Stato. L’opinione prevalente, in questo caso, è quella di chi non sa esprimere un parere a riguardo (34%). Tra quelli che invece rispondono al quesito, il 31% preferisce la linea del diagolo interna al Pd, 23% è in linea con il Patto del Nazareno ed infine il 12% pensa che ci dovrebbe essere un dialogo tra il Presidente del Consiglio e Grillo.

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Uno dei luoghi comuni più ascoltati in questi giorni riguarda la legge elettorale. Tanti giornalisti e politici hanno sostenuto che in realtà questa non interessi alle persone comuni. L’affermazione risulta errata se si considera che il 59% degli intervistati si dichiara interessato alla vicenda. Solamente il 33% risponde negativamente al quesito.

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Gli intervistati si dividono,invece, sul significato politico di un’eventuale vittoria politica di Tsipras in Grecia: il 38% pensa che non inciderebbe per niente, il 36% afferma il contrario e crede che questa porterebbe a un allentamento dell’austerità. Ampia la fetta di quelli che non sanno rispondere.

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Restando in ambito di politica europea chi propone una ricetta migliore per uscire dalla crisi? Gli italiani scelgono il Presidente della BCE, Draghi (22%), seguito a sorpresa dalla Merkel (20%). Staccato il duo di destra Salvini-Le Pen con il 12%. Più indietro Grillo, Renzi e Tsipras.

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