Quirinale, Salvini “Renzi e Berlusconi non sono autosufficienti”

Pubblicato il 26 Gennaio 2015 alle 12:04 Autore: Gabriele Maestri
Sondaggi Francia, Le Pen, Salvini, Lega Nord, Front National

Centrodestra in alto mare sul tema delle alleanze. Matteo Salvini rimette tutto in discussione.

Le ultime esternazioni del segretario della Lega: “Vedo Berlusconi che ha ricucito con Alfano, uno organico a Renzi, il ministro dell’Interno che non fa nulla per stoppare l’invasione e anzi la favorisce. Il tutto mentre va d’amore e d’accordo con questo presidente del Consiglio, fino al punto di scegliere insieme a lui – e solo loro – il prossimo inquilino del Colle. È abbastanza per dire che rimettere insieme un alleanza sarà durissima”.

È quanto afferma a Repubblica, il leader della Lega Matteo Salvini, che aggiunge: “Trovo bizzarro che da parte di Berlusconi ci sia tanto interesse a stringere accordi elettorali con noi in vista della tornata delle regionali. Ma come, stai votando delle riforme che svuotano le Regioni (i Comuni li hanno già svuotati) e poi mi dici che mi devo alleare con te?”.

Quirinale, Salvini: girano nomi improponibili

“Se Renzi e Berlusconi – continua – vogliono eleggere il ‘loro’ presidente la Lega non ci sta. L’ho già detto: se per le politiche si votasse domani, noi andiamo da soli. Comunque vediamo quali nomi tirano fuori, per il Quirinale. Quelli che girano, a partire da Prodi, Veltroni e Amato, sono improponibili. Mi sa che quei quei due stanno facendo dei conti un pò in allegria”.

charlie hebdo salvini

“Voglio vedere – avverte Salvini – quanto consenso hanno in Parlamento. Non il mio, ma i telefoni della Lega squillano in continuazione”. A chiamare sono “parlamentari del Pd e di Forza Italia. Non solo quelli delle minoranze”, “Renzi e Berlusconi in questa partita non sono autosufficienti, e i nostri 40 grandi elettori non staranno lì a guardare. Una scelta la faranno, noi lavoriamo per la riduzione del danno”.

L'autore: Gabriele Maestri

Gabriele Maestri (1983), laureato in Giurisprudenza, è giornalista pubblicista e collabora con varie testate occupandosi di cronaca, politica e musica. Dottore di ricerca in Teoria dello Stato e Istituzioni politiche comparate presso l’Università di Roma La Sapienza e di nuovo dottorando in Scienze politiche - Studi di genere all'Università di Roma Tre (dove è stato assegnista di ricerca in Diritto pubblico comparato). E' inoltre collaboratore della cattedra di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Parma, dove si occupa di diritto della radiotelevisione, educazione alla cittadinanza, bioetica e diritto dei partiti, con particolare riguardo ai loro emblemi. Ha scritto i libri "I simboli della discordia. Normativa e decisioni sui contrassegni dei partiti" (Giuffrè, 2012), "Per un pugno di simboli. Storie e mattane di una democrazia andata a male" (prefazione di Filippo Ceccarelli, Aracne, 2014) e, con Alberto Bertoli, "Come un uomo" (Infinito edizioni, 2015). Cura il sito www.isimbolidelladiscordia.it; collabora con TP dal 2013.
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