Cassano fugge dall’inferno di Parma: ritorno a Bari?

Pubblicato il 27 Gennaio 2015 alle 11:56 Autore: Stefano Merlino
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A mettere la ciliegina sulla torta ad una stagione finora infernale, ci ha pensato Antonio Cassano che ha rescisso il contratto che lo legava al Parma. A spingere il fenomeno barese verso il clamoroso addio dal club ducale, una situazione societaria giunta ai limiti della sopportazione: giocatori e staff infatti, lamentano da diversi mesi il mancato pagamento degli stipendi. Inoltre sembra non essere ancora chiaro chi sia il nuovo proprietario del club emiliano, dopo il clamoroso addio di Tommaso Ghirardi.

Caos totale

I tormenti per i tifosi gialloblu sono iniziati ad inizio campionato, con la cessione del club da parte del giovane ed intraprendente imprenditore bresciano. Da quel momento infatti, la squadra di Roberto Donadoni ha iniziato a non esserci più sul campo, nonostante qualche bella prestazione ogni tanto. L’arrivo del petroliere albanese Rezart Taçi, sembrava dovesse portare serenità ad un ambiente agitato, invece ha peggiorato notevolmente le cose.

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Anzitutto, non c’è stata una qualche presentazione ufficiale della nuova proprietà, che ha preferito inviare a stampa e tifosi freddi comunicati ufficiali. La nomina poi, del giovanissimo (appena ventinove anni,ndr) Emir Kodra a presidente del club è apparsa incomprensibile alla stragrande maggioranza dei tifosi emiliani e non. Infine, per la serie ‘piove sul bagnato’, l’apertura di un’inchiesta in Albania su Taçi, accusato di frode fiscale.

Cassano fa piangere il San Paolo

 

“Mi hanno preso in giro per troppo tempo, ora basta anche se rinuncerò ai soldi..”

Ospite a Tiki Taka, Cassano ha raccontato senza filtri, cosa sta accadendo a Parma in questi mesi. “Me ne sono andato” confessa, “perché mi hanno preso per il c…, da sette mesi che non mi pagavano, ci ho anche rimesso un po’ di soldi”. Il giocatore è un fiume in piena quando individua i responsabili di questo disastro: “Non ce l’ho né con i tifosi e né con lo staff, ma con chi ha distrutto questo giochino”. Secondo Cassano, “non si capisce bene chi sia il proprietario, in venti giorni abbiamo visto ben quattro presidenti, così non va”. Infine, l’ex nazionale parla del suo futuro: “In America ci andrò quando sarò vecchio, ora mi voglio riposare ma, se a giugno non arriva nulla, potrei anche smettere”.

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Difficile che Fantantonio, svincolato da nemmeno ventiquattro ore, non troverà una sistemazione nei prossimi giorni, visto le allergie da goal che hanno colpito le big. Se Milan e Inter stanno clamorosamente alla finestra per valutare la possibilità di riportare l’attaccante a Milano, attenzione al Bari dell’ex fischietto Gianluca Paparesta. Come dire di no alla squadra della sua città che l’ha lanciato?

L'autore: Stefano Merlino

Sono nato nel 1987 e da sempre mi piace scrivere. stefano.merlino@termometropolitico.it (Twitter: @stefano_mago)
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